Posts written by WW2

Sperando di rendere felice Cacciatore e quanti come me siano mai stati curiosi di contestualizzare meglio il distintivo “primigenio” oggetto di questa discussione, spesso anche collocato con beneficio del dubbio nelle produzioni RSI, volevo aggiungere le ultime conclusioni a cui sono approvato.

Ebbene sì, mi ci sono messo d’impegno, perché l’argomento mi affascina e non mi ha più lasciato dormire sogni tranquilli.

Dunque, il motivo per cui ho aggiunto un nuovo esemplare particolarmente usurato alla raccolta é il suo retro:









Il retro é marcato con le indicazioni della famosa Lorioli, ma la differenza sostanziale é l’indirizzo: “Via Anzani 3”, ovvero l’indirizzo cui lo stabilimento aveva sede dal 1919 al 1923. Direi che questo ci da due indicazioni precise riguardo il nostro distintivo:
- non si tratta di RSI;
- venne prodotto, appunto, nei primissimi tempi ed é quindi verosimile credere alla teoria già ipotizzata di un contesto di utilizzo risalente già al periodo primissimo fascismo/ antemarcia.

Non contento, ho rincarato la dose: Tessera d’iscrizione al PNF del 1924. Il nostro uomo, che come indicato é iscritto sin dal 1921, sfoggia sul bavero il distintivo; vedo linee orizzontali e apparentemente nessuna indicazione “PNF”… praticamente la nostra pulce. Non si sa la foto in sé quando possa essere stata scattata, magari nel 1921 o magari nel 1924 in occasione del rinnovo della tessera. In ogni caso, sicuramente, non dopo quest’ultima data.











Per concludere, i miei due distintivi messi a confronto: a sinistra quello anonimo, a destra quello della Lorioli. Ci sono delle differenze minime specie a livello della rappresentazione grafica del fascio. Credo che questo possa essere dovuto più ad una differenza legata ai produttori, che ad una diversa temporalità. In ogni caso, quello Lorioli della mia raccolta e quello della collezione di Cacciatore sono praticamente identici!

Ultimamente ho preso un po’ le distanze dai documentari, non so il motivo… ma preferisco decisamente perdermi nelle letture. Le produzioni moderne in particolare, che su Netflix hanno trovato un terreno fertile di distribuzione, non mi entusiasmano, nonostante il passo avanti in termini di qualità visiva e costruzione grafica sia più accattivante rispetto ai lavori del passato.

Questa nuova aggiunta non mi era scappata, e in realtà ho aspettato anche la mezzanotte del giorno in cui veniva reso disponibile per dare subito una sbirciata. Ho visto qualche immagine tanto per vedere come é fatto, ripromettendomi comunque di dargli un’occhiata mi seria nei giorni seguenti. Oggi ho visto l’ultima puntata, dedicata alla caduta della Germania e del Giappone. Sicuramente fatto bene, forse più apprezzabile dal lato estetico e grafico piuttosto che dal contenuto storico in termini di completezza. La resa a colori, devo dirlo, é entusiasmante… visto con l’occhio del collezionista é davvero ricco di particolari.

Ciao Adriano grazie mille per la risposta. L’opzione “scavo” non mi era passata proprio per la mente, giudicando l’assenza come dici tu della tipica corrosione e ossidazione presente sui casi del genere. Può effettivamente essere, perché non considerare tale ipotesi!

Buongiorno a tutti, cosa ne dite di questo classico fregio dell’ONB, utilizzato in particolare dai Balilla e dagli Avanguardisti? Solitamente erano dotati di una colorazione dorata, perciò non riesco a capire se si tratta di una produzione “differente” o di un comune pezzo ma semplicemnte molto ossidato. Al retro effettivamente qualche traccia di quella che potrebbe essere stata la doratura si intravede.

Inoltre il venditore me l’ha inviato racchiuso in questa confezione di carta… onde evitare spiacevoli errori già commessi in passato, secondo voi é d’epoca o posso desidera ad altro uso?
Grazie mille come sempre a tutti!

Buondì. Spinto dal riaccendersi dell’interesse per la “Croce di anzianità MVSN” dopo la recente chiacchierata in questa discussione:
https://miles.forumcommunity.net/?t=62907025

… e dopo essere rimasto anche io incagliato nei dubbi apparentemente non risolti espressi in quest’ultima più specificatamente trattante il discorso “gladio”:
https://miles.forumcommunity.net/?t=57040696&st=15

… mi chiedo, infine, se foste arrivati ad una conclusione circa la prevista o meno applicazione del gladio (mi riferisco a quello istituito nel 1938) sul nastro della medaglia vera e proprio o se invece andasse applicato unicamente sul nastrino da petto.

Bella foto e bel colpo da parte di Felix, più che ottimo nell’identificare questi Kappen. Trovo sempre affascinantissime queste foto austriache, hanno una carica evocativa del periodo come pochi altri oggetti sanno emanare.

Benvenuto sul forum Andrea!

Quella per fortuna é già in raccolta, da esporre anche secondo me felicemente accostata con questo distintivo. Per gli attestati, dell’una e dell’altro, ci stiamo lavorando!

Nel dubbio… ecco il mio esemplare fresco fresco! Belli questi distintivi!

Grazie ragazzi per essere intervenuti ed aver rotto un po’ il ghiaccio.


Ti dirò, in questi giorni ho interpellato un collezionista italiano abbastanza specializzato nella tematica ONB-GIL. in base a quel che mi ha detto, dovrebbe essere un distintivo destinato alla categoria delle “Piccole Italiane” (bambine dagli otto ai dodici anni) e delle “Giovani Italiane” (dai tredici ai diciassette anni). Sembrerebbe verosimile che le ragazze immortalate nelle foto da me condivise rientrino in queste categorie, anche se la bambina sulla sinistra nell’ultima foto non credo possa avere otto anni.
Più nessun dubbio, almeno, sul fatto che fosse un attributo esclusivamente riservato ai membri femminili.


Grazie infinite per aver condiviso questi pezzi spettacolari. Sono contento che siano stati inseriti in questa discussione, così da darle un tono di “catalogazione” e di paragone. É davvero affascinante vedere queste versioni in tessuto: una scelta (per altro secondo me senza perdere il senso del buon gusto) dettata magari dall’esigenza di risparmio dell’epoca, ma che sicuramente oggi rappresenta il contrario per noi collezionisti, costretti ad alleggerire di più il portafoglio rispetto all’acquisto di una scudetto nella versione classica.

Come detto nella mia risposta ad Ariel, secondo quanto mi é stato spiegato dovrebbe trattarsi di un attributo in uso alle sole “Piccole Italiane” e alle “Giovani Italiane”.
Peccato per il mio esemplare, come giustamente hai evidenziato é mancante della parte superiore; lo considero un timido inizio, in attesa di reperirne uno in migliori condizioni.

Nessuno mi da una mano? Stavo seguendo una pista secondo la quale mi stavo convincendo che potesse essere un attributo specifico delle “Giovani Italiane” (dai tredici ai diciassette anni) ma a giudicare da queste foto e in particolare l’ultima, a meno che non sia prettamente “scenica”, l’età mi sembra ancora più bassa.

Secondo me si, la vedo una cosa altamente probabile anche se non ho al momento una prova diretta di questo loro uso. Ma del resto, materiale dell’esercito a parte, chi se non il genio civile avrebbe potuto dare una prima importante fornitura?

Ho un vago ricordo nella mente di aver visto i sacchetti del “Genio Civile” in un utilizzo simile, ma non ricordo se era una foto, un documentario o uno spezzone di qualche vecchio film in bianco e nero.

Buongiorno, questo malandato scudetto da petto presumo sia quel che resta di quelli in uso alle organizzazioni femminili della GIL. Volevo chiedervi, sapreste indicarmi esattamente da quali di queste organizzazioni nello specifico ( Piccole italiane, Giovani Italiane, Giovani Fasciste)? Venivano indossati in ogni contesto? Confermate che non era anche un attributo in uso sulle uniformi dei maschietti?

Stavo per perdermi questa tua presentazione… non capisco come debba essermi sfuggita. Mi spiace molto vedere che un grande “classico” del collezionismo nostrano sia passato così sottotono, ci sarebbe tanto da poter dire e anche solo da mostrare essendo sicuramente presente in tantissime delle nostre raccolte. Che dire, quello che mi rende felice dei tuoi ultimi interventi é che non solo stai mostrando i pezzi più belli ed evocativi del periodo (sono i più semplici ma i più affascinati), ma anche il fatto che provengano quasi tutti dai ricordi di famiglia, e questo é davvero un fattore in più che li rende ancora più meritevoli di conservazione gelosa e, perché no, ancora più belli da condividere come punto di partenza eventuale per ulteriori analisi.

Detto questo, il tuo esemplare mi sembra davvero molto ben tenuto e realizzato a livello di conio. Il nastro ricorda moltissimo il grado di invecchiamento della mia medaglia, e anche in questo caso penso che sia un piacere osservare come i 100 anni trascorsi abbiamo deciso di far arrivare a noi i colori presenti.

Saprai già, ma mi fa piacere ricordarlo, che quella da te presentata è l’unica medaglia ufficiale a ricordo dell’evento, istituita dalla direzione del Partito Fascista con foglio d'ordini M.V.S.N. del 31 dicembre 1923; ad essa si aggiunse immediatamente una produzione davvero vasta di varianti e coni privati, ad uso commemorativo e celebrativo. Il modello classico da te mostrato é definito collezionisticamente “Mod.Pagani”, dal nome del modellista incaricato del disegno e la cui firma compare al retro, inciso in basso a destra all’interno della sezione quadrangolare dove andava inciso il nome dell’insignito.

Per quanto riguarda il discorso della firma Lorioli, sapevo anche io che la versione “estesa”come quella presente sulla tua fosse identificativa delle prime produzioni; andrebbe però intesa differentemente da certi ragionamenti che abbiamo fatto ad esempio nel caso della pulce “ante-marcia”, dato che in questo caso la variante con la versione “breve” dovrebbe comparire ed identificare le produzioni davvero tardive, degli anni ‘30-‘40. In poche parole, le “prime produzioni” sono state tali per buona parte del Ventennio.

Piuttosto ragazzi, nessuno ha notato che gli innumerevoli annunci di vendita di questi sacchi che ciclicamente compaiono in rete, o anche nei mercatini, sono proprio tutti del genio civile “Reggio Emilia”?