Posts written by WW2

Vedendo un post su Facebook in cui se ne é brevemente parlato, mi sono ricordato della tua domanda qui sul forum; ti cito semplicemente una risposta data nei commenti da uno dei suonatori di cornamuse presenti all’evento:

“Non siamo della ex fanfara, siamo Alpini lombardi e veneti con la passione della cornamusa che l'anno scorso abbiamo deciso di metterci insieme per creare l'ANA Pipe Band, prima banda di cornamuse dell'Associazione Alpini.”

Non devi scusarti per il ritardo Arturo, anzi… io come pochi forse posso capirti in questo ultimo periodo, essendo davvero sommerso dagli impegni lavorativi e avendo davvero poco tempo di conseguenza da dedicare alla nostra grande passione.

Un grande grazie per l’esempio immediatamente apportato, non l’avevo mai notato come detto e ho imparato una cosa nuova!! Dici che addirittura possano essere maggiori gli esemplari con questo timbro che non quelli che ne sono privi (come in realtà dovrebbero essere)?

Lo “scempio” al retro non dovrebbe essere così invasivo da impedirne la rimozione. Valuterò meglio cosa farne. A me non piace affatto, ma se provare a rimuoverlo deve mettere in pericolo le condizioni ancora ottime della carta rinuncerei! Almeno, nel brutto, sono informazioni importanti sul militare stesso e non altre cose senza senso ( una volta su una franchigia venuta in mio possesso c’era una figurina dei calciatori Panini ).

Come sempre hai un occhio attento ai dettagli e ai possibili risvolti che possono subentrare nella storia e nella vita di questi oggetti. Proprio così, qualcuno ha deciso in un imprecisato momento ( su questo non so niente, ma non mi stupirei se fosse stato non molto tempo dopo lo scatto) di applicare a penna degli occhiali!! Insomma, una foto “marziale” finita malissimo, caratterizzata fino all’ultimo da un’aria ironica e da retroscena divertenti e buffi, che inevitabilmente contestualizzano ad una dimensione più famigliare e simpatica questa usanza comunque tipica (quella delle foto in divisa dei piccoli membri del regime) di un periodo complesso della nostra storia!

Sei stato incredibilmente fantastico nella risposta. Proprio il genere di informazioni che servivano a dare seguito al mio quesito. Ti ringrazio!

Ed ecco una foto di famiglia che non stonerebbe… mio nonno materno e il gemello dal fotografo. Siamo nel Marzo 1939, entrambi classe 1935 e quindi inquadrati nella GIL come “Balilla”. Aneddoto: mio nonno, sulla destra, proprio non voleva stare fermo in una foto marziale. Ai due furono dati delle monete per invogliarli un attimo, monete che entrambi stringono ancora in mano. Questo bastó al gemello per imbastire un timido saluto fascista mentre mio nonno, con quell’aria da bambino sbarazzino, proprio non ne volle sapere di concentrarsi un attimino!

Sono contento di essere riuscito a motivarti nel rispolverare queste sempre affascinanti testimonianze del nostro passato, che per la tipologia di documentazione non credo di sbagliare possa essere considerata una parte anche consistente del nostro stesso passato familiare. E già la mia fantasia da archiviatore seriale sta immaginando una discussione in cui le varie tessere, ad esempio, vengono mostrate anno per anno e variante per variante. Un singolo collezionista di tale settore potrebbe di fatto già da solo fare un buon lavoro, ma immagino che lavorando in gruppo ci sia anche più gusto. Chissà che possa prendere il volo in questo senso un bel archivio per il nostro forum.

Ossidabile, aspettare ne é valsa la pena. Hai raccolto alla grande il tema “natura morta” della discussione, e ne hai messa “molta”. Davvero complimenti e davvero grazie per la tua integrazione, proprio quello che mi aspettavo e speravo di vedere. Materiale bellissimo e ben tenuto, un piacere vedere tutta questa roba così esposta. Non ti smentisci mai!

Ho preso nota, specie per le prime due decorazioni da te indicate che mi sembrano essenziali nel rappresentare l’esperienza bellica “in generale” del fante francese… anche se naturalmente per ovvi motivi simbolici escludere a tal riguardo quella di Verdun sarebbe comunque un azzardo.

Non sapevo assolutamente di questa variante e anche in ambito collezionsitico non credo capiti spesso di vederne nelle varie raccolte, perciò grazie per l’integrazione e per avermi fatto conoscere questo aspetto. Che tu sappia la differente classe é da collegare a particolari meriti o si tratta di un vezzo produttivo degli stabilimenti di fabbricazione?

Grazie per l’apprezzamento e per l’intervento Arturo. Sai che non avevo mai notato il dettaglio del timbro per la “Bronzo Nemico” a cui ti riferisci… riusciresti a mostrarmi un esempio di questa particolarità?

Purtroppo hai visto benissimo l’orrore del foglio applicato sul retro con dello scotch, opera del precedente proprietario che non riesco proprio a scusare, essendo le informazioni reperibili sempre in rete e comunque, anche volendole stampare, non avendo senso di essere applicate in maniera così invasiva su un pezzo originale.

Rettifico… andando a controllare nello specifico i movimenti della Brigata, alla data del 24 Novembre 1915 risulta già in linea a tutti gli effetti.

Il mio primo e unico attestato relativo alla medaglia Interalleata si é finalmente aggiunto in collezione. Aldilà dell’aspetto strettamente collezionistico, che vede nel diploma un famoso classico presente in tante raccolte e che comunque mantiene sempre inalterato il suo fascino, vorrei chiedere il vostro aiuto spostando l’accento sulle dinamiche storiche dell’insignito e del suo reparto.
La concessione é infatti riconosciuta al Soldato Triacca Giovanni, classe 1891, inquadrato nel 154° Reggimento Fanteria della Brigata “Novara e deceduto sul Medio Isonzo il 24 Novembre 1915. Volevo chiedervi, sarebbe possibile individuare meglio il contesto e la zona in cui si trovava in quella data l’unita? Dai diari di reggimento e dalla storia della Brigata reperibile sulla rete c’è una sorta di buco per quel periodo, nel senso che ad Ottobre risulterebbe ancora schierata nel settore Veneto-Trentino mentre a Dicembre é in posizione nelle trincee di Oslavia – quota 188, di fronte a Gorizia.
Potrebbe aver trovato la morte in una marcia di avvicinamento, bombardamento retrovie o servizi vari a ridosso del fronte?
Grazie a tutti voi!

Sono contento di ricevere l’apprezzamento da due buongustai come voi… evidentemente allora per una volta sono riuscito a procurarmi un’esemplare almeno ottimamente conservato e ne sono ovviamente contento.

Grazie per le precisazioni sulla decorazione! Leggo come tempo limite il 1922 per la concessione di questa decorazione: perdona l’ignoranza Elmar, ma a cosa si può attribuire questo periodo ultimo? É da considerare nell’ambito dello sgretolamento generale dell’entità imperiale e relativi uffici ( quindi anche della Zecca), o più specificatamente si tratta di una peculiarità della “Laeso Militi”? Seguendo questa linea, considerando solo le produzioni “ufficiali”, é impossibile dunque trovare una di queste medaglie distribuite a fine anni 20/30/40?

Complimenti e grazie per aver proposto alla nostra attenzione questa classica medaglia nostrana, sempre bella e interessante da ammirare oltre che da analizzare. Direi che anche il quadretto che le fa da cornice non é niente male e quindi é davvero un piacere vedere questa natura morta “italica”.

Vedo tra le barrette i millesimi “1911-1912”, “1913-1914” e probabilmente un “1915”: in teoria le ultime due dovrebbero riferirsi nello specifico alla “Commemorativa per la Campagna di Libia”, subentrata alla “Italo-Turca” nel 1912, ma leggo che in casi specifici vennero considerate valide anche per quest’ultima! Ne sai qualcosa?

Bella discussione, mi ci sono imbattuto per caso dopo aver usato la funzione “cerca” del forum, credendo a ragione che se ne fosse già parlato. Mi aspettavo più discussioni a riguardo ma va bene così, questa vedo che é stata già abbastanza sviscerata con informazioni ed esempi fotografici abbastanza esaustivi. A titolo di piacere personale inserisco anche la mia, appena arrivata e che da un po’ in verità volevo aggiungere in collezione, trovandola molto evocativa sia per quanto riguarda il contesto bellico, che per il fatto di essere a tutti gli effetti l’ultima decorazione dell’impero austro-ungarico. Il mio esemplare non presenta alcuna indicazione sullo spessore relativamente all’anno e allo stabilimento produttivo… spero che questa non ne comprometta la genuinità ma più che altro non corrisponda a produzioni esageratamente successive al conflitto mondiale.
Ecco le foto: