Posts written by Ruggero.pettinelli

Praticamente tutti i Paesi europei, finita la prima guerra mondiale, studiarono munizioni intermedie per carabina. Anche la Svizzera, proprio nel 1921 sperimentò un 7,5 mm intermedio.
La carabina della foto fu realizzata sia con caricatore tradizionale (come appunto quello in foto), sia con caricatore a "mattone" tipo Fiat 14. La genesi di arma e munizione è ben illustrata sul libro di Aldebrano Micheli dedicato all'arsenale di Terni. Ci sono anche i disegni tecnici dell'epoca relativi alla cartuccia.

Molto interessante! Comunque, in effetti, all'epoca una certa circolazione di queste armi in Italia deve esserci stata, perché la Fiocchi mise in catalogo le relative cartucce in .32 e .35 Winchester e poi in .351.
Molto interessanti anche le bandoliere dei militi.

Sì, ma senza portacaricatore. Malgrado questo, l'impronta lasciata dall'arma è indiscutibilmente quella di una Beretta 34/35.

Perché la fondina non c'entrava nulla, né come tipologia, né come colore. Era un adattamento. Senz'altro originale, ma assolutamente non congruo. Ho voluto riportarla alla purezza originale.

Arieccomi con un altro piccolo mistero, almeno per me. Questa è una bandoliera a due tasche, appartentemente somiglia a una bandoliera per Bodeo alleggerito, ma le due taschette in realtà sono finte, nel senso che all'interno si riesce forse a mettere una carta di credito, ma nessuna cartuccia o altro oggetto tridimensionale. L'anello pentagonale per la sospensione della pistola è in ottone, fatto abbastanza unico, visto che l'ho sempre trovato in ferro. Da questi due elementi, la mia considerazione che possa e debba trattarsi di una bandoliera da parata. Qualcuno ha visto oggetti analoghi? Attaccata c'era una fondina per Beretta 34, per legarla all'anello hanno scucito e ricucito il passante in cuoio.

Ciao! È possibile, certo, che la canna sia stata sostituita con una di ricambio. Comunque, se sulla culatta mobile ci sono i punzoni del Banco di prova, è molto probabile che anche la canna originaria portasse il marchio Nevc.

Concordo con l'amico Maistrak, si tratta di un ibrido molto interessante. Normalmente i moschetti di produzione Nevc erano prodotti con componenti residuate dalla prima guerra mondiale, questo è il primo che vedo che sembra essere nato come moschetto 91/28. In realtà, ho osservato altri esemplari della Nevc con punzoni civili del banco di prova, questo accadeva perché alcuni moschetti Ts erano dati in dotazione ai vigili urbani, guardie campestri eccetera. Anche alcuni esemplari per la Mvsn avevano i punzoni civili (la milizia non faceva parte del Regio esercito). È alquanto insolito, però, che i marchi civili si trovino abbinati all'RE coronato. Forse l'esemplare era stato bancato per la vendita sul mercato "civile" ma prima della vendita è stato messo insieme ad altri destinati a una commessa per il regio esercito. È l'ennesima dimostrazione che con i '91 la parola definitiva non è mai possibile dirla (e per fortuna...).
Sarebbe possibile una foto della matricola? Sarebbe molto importante!

A me risulta che il 6,5x55 sia un calibro unico, senza variazioni di sorta per quanto riguarda l'uso in armi ex ordinanza. Prendi bossoli nuovi di buona marca, caricali e spara! Vedrai che andrà tutto bene.

Ciao! Anche per me è del tutto inedita. Credo, comunque, che lo scopo non fosse quello di risparmiare materiale, bensì di garantire una maggior morbidezza e flessibilità all'indosso, quindi un maggior comfort. A occhio e croce, parrebbe un esemplare di fattura privata, fatto però secondo i disegni regolamentari.

Comprendo le vostre perplessità, tuttavia non posso far altro che confermare che anche il modello di fondello stampato da me illustrato è di tipo bellico. A quanto ne so io, è stato allestito nel tardo 1944 o inizio 1945, perché si trova sovente abbinato a caricatori con l'elevatore in lamiera stampata. Laddove il fondello stampato che dite voi si trova quasi esclusivamente con elevatore realizzato dal pieno. Questo tipo di caricatore con fondello stampato di secondo tipo mi è capitato di trovarlo abbinato a delle 4° UT di ritrovamento. Entrambi i tipi di fondello stampato sono stati ovviamente utilizzati anche nell'immediato dopoguerra. Dal 1948-49 si è passati al primo tipo postbellico, sostituito poi negli anni successivi dal modello tipico con alette laterali di rinforzo.

Segnalo a chi possa essere eventualmente interessato, che su Armi e Tiro di giugno c'è un articolo che descrive tutte le tipologie di cinghia utilizzate da fucili e moschetti Carcano 1891.

No, i fori della 15 sono molto più grandi. Quasi il doppio.

Mah, non credo, considerando soprattutto che i primi caricatori Beretta 70 NON avevano i fori laterali...


No, ma soprattutto risulta che i caricatori spesso e volentieri li facessero fare in subappalto a ditte della zona. Può semplicemente darsi che la ditta che normalmente gli faceva i caricatori avesse, come giustamente ipotizzato, il punzone fuori uso e abbiano utilizzato un altro punzone disponibile per altre marche di armi (magari, che so, Galesi). In effetti il caricatore della Galesi modello 9 sembra quello di una 35 ma con i fori di controllo, solo che i fori sono più grandi rispetto a quello da me trovato. Inoltre il caricatore Galesi è simile, ma non uguale a quello della 35, mentre quello da me trovato è inequivocabilmente per Beretta 35.

Be', più recenti sarebbero le Northwest... che tanti grattacapi hanno dato...

Oh, sì...