Casco coloniale mod. 35

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view post Posted on 10/3/2014, 20:11


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Buonasera, volevo chiedere se qualcuno puo' postare una foto del casco coloniale italiano modello 1935. Ho trovato tale classificazione ma non la foto corrispondente. E' possibile avere tale gentilezza?

Cosa lo distingue dal mod. 28?

Edited by malies - 10/3/2014, 21:21
 
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view post Posted on 11/3/2014, 09:22
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CITAZIONE (malies @ 10/3/2014, 20:11) 
Ho trovato tale classificazione ...

Dove?
 
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view post Posted on 11/3/2014, 10:07


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http://newgdf.gdf.gov.it/chi-siamo/museo-s...stro-fregio.pdf

a pag. 15 si dice:

"Allo scoppio della guerra Italo - Etiopica (1935-1936), (...). Per il casco coloniale da truppa, noto come mod. 1935, venne utilizzato, invece, lo stesso fregio in uso in patria per le controspalline della grande uniforme dei sottufficiali e della stessa truppa.


già 125 visualizzazioni e :huh: ... nulla?

Edited by malies - 12/3/2014, 07:58
 
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view post Posted on 13/3/2014, 14:29
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Un pò di pazienza, che qualche risposta da parte dei più "tecnici" arriverà.
 
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view post Posted on 13/3/2014, 15:33
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Ma che dire? Severino è un ricercatore attento e documentato, ma non confondiamo il "noto come" con il modello ufficiale; non mi risulta che dopo il 1928 siano entrati in uso altri modelli di casco da truppa.
 
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marpo1
view post Posted on 13/3/2014, 17:41




In effetti il casco mod. 1928 ebbe il 'clou' nel 1935 con la guerra d'Abissinia.Non e' la prima volta che lo sento citato come mod. 1935, anno in cui fu generalizzato. Che dipenda da cio'?PaoloM
 
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view post Posted on 13/3/2014, 17:48
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Ma certo; tra il 1928 e il 1934, quanto interesse "popolare" ci sarà mai stato intorno ai nostri soldati in Africa? Zero.
Se l'opinione pubblica doveva immaginare un fante in tenuta coloniale, la mente andava ancora ai panettoni della guerra italoturca...
Facile pensare quindi come le nuove vicende etiopiche avessero portato anche a "battezzare" alcuni oggetti. Ma non c'è nulla, a mio parere, di ufficiale.
Anche gli stivaletti coloniali mod. 1933 vengono a volte identificati come mod. 1935, solo perché da quell'anno videro proprio in AO una vera diffusione.
 
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marpo1
view post Posted on 13/3/2014, 18:52




Lo stesso dicasi per i caschi da carrista e motociclista Mod. 1932, spesso indicati come Mod. 1935 (io questa data l'ho trovata su di un manuale).PaoloM
 
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view post Posted on 14/3/2014, 08:42


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Bene, grazie... :D
 
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view post Posted on 14/1/2018, 21:53


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CITAZIONE (marpo1 @ 13/3/2014, 17:41) 
In effetti il casco mod. 1928 ebbe il 'clou' nel 1935 con la guerra d'Abissinia.Non e' la prima volta che lo sento citato come mod. 1935, anno in cui fu generalizzato. Che dipenda da cio'?PaoloM

A distanza di anni incappo in questa "discussione".
Se mi leggerete qui ne sarò lieto, sennò reinserirò il tutto in ev. altra discussione più recente.

Credo che l'equivoco sia stato alimentato dalle definizioni commerciali degli stessi produttori dell'epoca.
Quando negli anni '80 conobbi Brasca Attilio titolare del notissimo (ai collezionisti) Sugherificio Ambrosiano, poi demolito, egli definì senza distinzioni mod. 1935 tutti quelli che aveva in magazzino. Ciò probabilmente o per distrazione dovuta ai 4 decenni intercorsi (anche se era molto lucido) o perchè in una fase avanzata di forniture alle FF.AA. produceva una o più "aggiornamenti" autarchici del mod.1928, con areatori sommitali leggermente ribassati e ricoperti di tela ecc ecc.
Analogamente egli definiva "da ufficiale" la versione con rivestimento tessile esterno più pesante in tessuto diagonale, e interno verde in diagonale più fine, ma si sa che gli ufficiali preferivano modelli Aden dell'U.Militare o addirittura modelli f.o. di produttori inglesi.
Non so se quello di Brasca fosse un espediente per vendercelo più cari degli altri, ma è anche vero che aveva solo 2 o 3 casse contenenti questo modello "lusso" contro parecchie di quelle degli altri modelli, tutti a suo dire prodotti da lui, avanzate nei magazzini militari e ritirate all'asta a fine conflitto, in parte credo per imbottire i caschi coloniali da VV.UU., caschi da moto ecc ecc.
 
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view post Posted on 15/1/2018, 01:14
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Mi sembra che questa distinzione non abbia nessun fondamento...per gli ufficiali esisteva un modello d'ordinanza con caratteristiche specifiche... https://miles.forumcommunity.net/?t=56931508 ...anch'esso modello 28, anche se poi spesso gli stessi si servissero di modelli di acquisto privato...

La differenza di fattura (tessuto esterno ed interno, aeratori laterali e sommitale)era dovuta solo ad esigenze di risparmio dovute alle circostanze belliche...
 
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view post Posted on 15/1/2018, 13:42


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CITAZIONE (64adriano @ 15/1/2018, 01:14) 
Mi sembra che questa distinzione non abbia nessun fondamento...per gli ufficiali esisteva un modello d'ordinanza con caratteristiche specifiche... https://miles.forumcommunity.net/?t=56931508 ...anch'esso modello 28,

...che se non erro era adottato anche per i s.u. ma con la fascia esterna "semplificata" , sempre alta, incrociata dietro e davanti ma senza pieghe. Giusto?

Senza volerlo giustificare a tutti i costi può darsi che nella sua classificazione Brasca (che da quanto vidi pareva aver prodotto e/o trattato solo varianti dello stesso modello da truppa) sia stato fuorviato da richieste dell'ultimo periodo. Magari per gli uff. di complemento giunti di rimpiazzo al fronte non c' era più tempo di acquistare caschi della U.M. o f.o. agli empori delle colonie e si eran dovuti adattare alla versione con tessuto più robusto dentro e fuori ecc. Mah!
Lui diceva che gli ufficiali per distinguersi fermavano la fascia mulitpieghe (e/o la veletta antizanzare ) mercè il passantino tessile posteriore (quel casco compare su pubblicità dell'epoca di copricapi civili sui quali immagino che tale uso fosse più frequente, soprattutto tra le signore)

CITAZIONE
]La differenza di fattura (tessuto esterno ed interno, aeratori laterali e sommitale) era dovuta solo ad esigenze di risparmio dovute alle circostanze belliche...

Era quello che intendevo, per estensione, con "aggiornamenti autarchici" perchè se gli storici economisti incasellano dal 1935 al 1940 il periodo autarchico, in seguito le esigenze di economizzare crebbero.
Probabilmente per questo non è paradossale se in alcuni esemplari "economici" da truppa l'areatore sommitale è quello dei veri modelli da ufficiale e altri f.o., cioè presenta cupolino ribassato (e leggero) ricoperto di tessuto e il sottostante supporto a fori ottenuti per tranciatura, più rapido ed economico da produrre dell'altro tipo di supporto, quello con telaio e reticella aggiunta.
 
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view post Posted on 15/1/2018, 14:03
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Ci sono foto d'epoca che ritraggono ufficiali con il casco da truppa...quindi nella si può escludere...ma è convinzione comune che i caschi del primo periodo fossero ricoperti in tela Massaua (cotone diagonale) ed avessero interno verde e che vennero rimpiazzati in epoca tarda (fronte AS) da quelli in tessuto di tela leggera kaki dentro e fuori...la differenza di tessuto quindi non è da attribuire al grado di chi lo indossava...caschi di uso militare forniti dall'amministrazione con l'aeratore cupolare ricoperto in stoffa sono alquanto rari...l'uso invece del velo anti zanzare mi pare del tutto assente nel periodo di riferimento...
 
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view post Posted on 15/1/2018, 14:48
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CITAZIONE (64adriano @ 15/1/2018, 14:03) 
...la differenza di tessuto quindi non è da attribuire al grado di chi lo indossava...

Forse che sì, o forse che no...
Questo è un estratto da un bando per forniture militari del 1931. Il modello quindi dovrebbe sempre essere il 1928.
Purtroppo mancano i capitolati allegati, da cui si potrebbero dedurre le differenze produttive che giustificano la maggior spesa di 2 L. in più per i caschi da Sottufficiale.
caschi_1931
 
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view post Posted on 15/1/2018, 16:57
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La truppa portava il casco modello 28 alto...i sottufficiali non portavano un casco simile a quello degli ufficiali?
 
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