CITAZIONE (marpo1 @ 13/3/2014, 17:41)
In effetti il casco mod. 1928 ebbe il 'clou' nel 1935 con la guerra d'Abissinia.Non e' la prima volta che lo sento citato come mod. 1935, anno in cui fu generalizzato. Che dipenda da cio'?PaoloM
A distanza di anni incappo in questa "discussione".
Se mi leggerete qui ne sarò lieto, sennò reinserirò il tutto in ev. altra discussione più recente.
Credo che l'equivoco sia stato alimentato dalle definizioni commerciali degli stessi produttori dell'epoca.
Quando negli anni '80 conobbi Brasca Attilio titolare del notissimo (ai collezionisti) Sugherificio Ambrosiano, poi demolito, egli definì senza distinzioni mod. 1935 tutti quelli che aveva in magazzino. Ciò probabilmente o per distrazione dovuta ai 4 decenni intercorsi (anche se era molto lucido) o perchè in una fase avanzata di forniture alle FF.AA. produceva una o più "aggiornamenti" autarchici del mod.1928, con areatori sommitali leggermente ribassati e ricoperti di tela ecc ecc.
Analogamente egli definiva "da ufficiale" la versione con rivestimento tessile esterno più pesante in tessuto diagonale, e interno verde in diagonale più fine, ma si sa che gli ufficiali preferivano modelli Aden dell'U.Militare o addirittura modelli f.o. di produttori inglesi.
Non so se quello di Brasca fosse un espediente per vendercelo più cari degli altri, ma è anche vero che aveva solo 2 o 3 casse contenenti questo modello "lusso" contro parecchie di quelle degli altri modelli, tutti a suo dire prodotti da lui, avanzate nei magazzini militari e ritirate all'asta a fine conflitto, in parte credo per imbottire i caschi coloniali da VV.UU., caschi da moto ecc ecc.