Posts written by Jebstuart58

view post Posted: 13/5/2024, 12:47 museo felonica mostre donne soldato - Musei Militari, Sacrari e Monumenti
Riprendo questa discussione, avendo notato un flacone di Carbarsone e una fiala di Antitossina tetanica.
Entrambi farmaci oggi desueti e sostituiti da molecole moderne più efficaci e sicure, erano usati rispettivamente nelle malattie da Ameba (nel caso specifico la Dissenteria amebica, particolarmente frequente nelle zone tropicali) e nella profilassi del Tetano (la cosiddetta "antitetanica").
Provo tenerezza per la scarsezza dell'arsenale terapeutico dell'epoca, fatto di farmaci poco attivi ed estremamente tossici.
Ma forse lo stesso faranno con noi i Medici del futuro, ripensando ai nostri farmaci antitumorali o alle difficoltà nel curare le malattie virali ;)
view post Posted: 9/5/2024, 21:53 Il Gattopardo e la Corona d'Italia - Ordini Cavallereschi Italiani e Stranieri
CITAZIONE (carpu @ 9/5/2024, 22:27) 
... il ballo dovrebbe essere ambientato verso il 1863...

Direi tarda estate-inizio autunno 1862.

Sono assolutamente d'accordo, peraltro, sulla mitizzazione (a fini di marketing) del rigore scenografico di Luchino Visconti.
Mille volte meglio di tante orrende produzioni attuali, ma ben lontano dalla tanto strombazzata perfezione.
view post Posted: 29/4/2024, 13:18 Il Gattopardo e la Corona d'Italia - Ordini Cavallereschi Italiani e Stranieri
CITAZIONE (quota_periscopio @ 28/4/2024, 16:51) 
Nei film storici e di guerra, anche quelli con una produzione e regia di un certo livello vi sono delle inesattezze e degli stravalcioni da paura. Piccoli dettagli che al grande pubblico non interessano e passano inosservati ai più. Quando basterebbe un esperto anche minimo di faleristica per non dire di uniformi ed equipaggiamenti per evitare errori pacchiani e superficiali.

q_p

Esattamente così.
Non volevo essere pedante, ma se si vede l'attenzione certosina con cui vennero ricostruiti gli ambienti (pare che il regista pretendesse l'illuminazione solo con candele, evitando le luci elettriche, o ancora che si sia ricorso al prestito di mobili presi dai palazzi nobiliari di mezza Sicilia), dà un po' fastidio la superficialità in campo faleristico.
Ma giusto come questione di principio. Per gli standard del grande pubblico andava ovviamente benissimo così.


CITAZIONE (lupo volante @ 28/4/2024, 19:06) 
CITAZIONE (quota_periscopio @ 28/4/2024, 16:51) 
Nei film storici e di guerra, anche quelli con una produzione e regia di un certo livello vi sono delle inesattezze e degli stravalcioni da paura. Piccoli dettagli che al grande pubblico non interessano e passano inosservati ai più. Quando basterebbe un esperto anche minimo di faleristica per non dire di uniformi ed equipaggiamenti per evitare errori pacchiani e superficiali.
q_p

È una storia ricorrente. da collezionisti o anche semplici conoscitori del tema, a noi non sfuggono certe cose.
Nei film sull'aviazione della guerra in Corea tipo "I ponti di Toko Ri" o "I cacciatori" quanti RF84F travestiti da Mig15 abbiamo visto, o il famoso atterraggio con incendio finale, l'F86F che rulla veloce, diventa improvvisamente un F100 che comincia a prendere fuoco in coda, s'impenna e scoppia (report, quello, di un incidente tristemente vero) i Banshee diventare in volo i Cougar
È un argomento ritornante

Per non dir nulla delle castronerie presenti nei telefilm di argomento medico. Ma la gente li divora come fossero gianduiotti. :rolleyes:

Edited by Jebstuart58 - 29/4/2024, 19:01
view post Posted: 25/4/2024, 23:22 Il Gattopardo e la Corona d'Italia - Ordini Cavallereschi Italiani e Stranieri
Ho rivisto stasera il celebre "Il Gattopardo" di Luchino Visconti. Film a mio parere bellissimo, e che finora avevo visto a sprazzi, complice la sua lunghezza.

All'inizio della celebre scena del Ballo, che da sola prende quasi un terzo del film, mi sono imbattuto in una cosa che finora non avevo notato...

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Arrivo al Ballo di Angelica Sedara (Claudia Cardinale) insieme al padre Don Calogero Sedara (Paolo Stoppa), accolti dal Principe Tancredi Falconieri (Alain Delon), fidanzato di lei.
Ben visibile al bavero di Don Calogero Sedara una Croce di Cavaliere della Corona d'Italia (peraltro nel formato normale nonostante sia in frack).

Ora, al ballo prende parte anche il Colonnello dei Bersaglieri Emilio Pallavicini di Priola, che aveva sconfitto Garibaldi sull'Aspromonte nell'agosto del 1862. Dal momento che nel corso del ballo alcune Dame si complimentano con Pallavicini per la sua recente vittoria, e successivamente diversi personaggi si lamentano del gran caldo, si può presumere che la scena si svolga nel settembre-ottobre del 1862.

Va detto che la presenza dell'onorificenza è funzionale alla trama. Don Calogero Sedara è quello che oggi chiameremo "un faccendiere", che si sta facendo strada senza troppi scrupoli nella neonata amministrazione post-unitaria. E la Croce di cui va evidentemente orgoglioso descrive bene la sua conversione ed ascesa dal sistema di potere borbonico e quello savoiardo.
Ma possibile che tra quanti collaborarono all'allestimento di scenografie e costumi (che avrebbero meritato successivamente un Nastro d'argento) nessuno fosse a conoscenza del fatto che l'onorificenza sarebbe stata istituita solo sei anni dopo e che quindi al momento del ballo non esisteva?

Del medagliere del Colonnello Pallavicini di Priola, poi, si è occupato un altro iscritto al Forum in un post di molti anni fa, descrivendolo e rilevando tra l'altro la stranezza della presenza di due barrette (che non furono mai concesse ai Piemontesi) sulla Medaglia inglese di Crimea.

Approfitto però per far notare come sia clamorosamente assente la MOVM da lui meritata nel marzo del 1861, mentre si intravede il nastro di una Médaille militaire, di cui mi pare non fosse mai stato insignito.
Mi verrebbe di pensare che abbiano chiesto a Delon come fosse fatta una medaglia al valore, e lui - che aveva fatto la Guerra di Indocina - gli abbia mostrato una Médaille militaire :D

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Edited by Jebstuart58 - 26/4/2024, 21:49
view post Posted: 9/4/2024, 07:04 Dimensioni Medaglie Mignon - ITALIA - Medaglie, Decorazioni, Distintivi
Per quel che mi risulta, moltissime miniature hanno dimensioni variabili.

Quelle tonde, ad esempio, hanno diametri spesso significativamente differenti. Solo tra gli esemplari in mio possesso nei diversi tipi di medaglia il diametro varia, ad esempio, tra gli 11 ed i 18 mm.
Per la Commemorativa della Guerra 1914-18 francese, ancora, esiste una miniatura ed una "mezza taglia", e così via.

Edited by Jebstuart58 - 9/4/2024, 11:56
view post Posted: 8/4/2024, 08:31 Appena visto TG di Can. 5 - OFF TOPIC
In senso strettamente lessicale, è ovviamente una imprecisione.
"Ragazzo" in Italiano classico coincide con "adolescente".

Se ci riflette, però, noterà che l'uso del termine non è poi così balzano, visto che in media la maturità di un 36enne attuale è molto lontana da quella di un coetaneo anche solo di 30 o 40 anni fa.

La cosa non è necessariamente negativa, ed è probabilmente connessa all'allungamento della vita media. Ma a chi, come me e probabilmente Lei, ricorda i 30enni del passato (per dirne solo una, Napoleone aveva 36 anni ad Austerlitz) provoca un po' di tristezza.
view post Posted: 10/3/2024, 18:41 Nastro Croce al Merito di Guerra - ITALIA - Medaglie, Decorazioni, Distintivi
CITAZIONE (32°Fanteria @ 10/3/2024, 17:31) 
Probabilmente non c'era una previsione regolamentare vera e propria, ma anche io ho riscontrato che il nastro delle croci della seconda guerra è di un tono più scuro.

Grazie.
Anche me sembra non fosse una regola inderogabile, probabilmente in relazione agli approvvigionamenti dei fornitori e/o il tempo intercorso tra il conferimento e l'acquisizione materiale della Croce.
L'idea che mi ero fatto io è che i decreti del 1941, 1942 e 1943 sulle Croci al Valore, che prevedevano esplicitamente un nastro bianco e turchino anziché bianco e azzurro, probabilmente innescarono la produzione di nastri più scuri, e li si cominciò così montare anche sulle Croci al Merito.

Edited by Jebstuart58 - 11/3/2024, 07:54
view post Posted: 10/3/2024, 12:16 Nastro Croce al Merito di Guerra - ITALIA - Medaglie, Decorazioni, Distintivi
CITAZIONE (terzoverbano @ 10/3/2024, 11:08) 
Buongiorno, mi scusi per il ritardo nella risposta.
La croce di guerra al V.M. viene istituita nel 1922, nel 1941 cambia denominazione in Croce al Valor Militare. Il nastro e relativo nastrino è come quello della croce al merito di guerra con, in più, il gladio romano. Anche la croce è identica a quella al merito.
Nel 1941 la croce cambia e appare la scritta "Croce al valor militare".
Nel 1943, 10 maggio, il nastro e nastrino diventano come le altre medaglie al valore azzurro turchino però senza contrassegni.
Inizialmente non prevedeva soprassoldo, come era, invece, per le altre al Valore. Nel secondo dopoguerra (non ricordo la data) anche per la CVM sarà previsto un soprassoldo.

Certo. Conosco bene tutto questo, avendo pazientemente messo insieme tutte (o quasi) le possibili varietà delle Croci al Valor Militare d'epoca Regno e Repubblica, ivi comprese quelle "girate" nel 1942.

La domanda che ponevo riguardava invece i toni dell'azzurro e del blu turchino nei nastri.
Ed in particolare chiedevo se fosse orientativamente vero che le croci antecedenti alla Seconda Guerra Mondiale avessero il nastro bianco ed azzurro chiaro, mentre le successive avessero di norma il nastro bianco e blu più scuro.
view post Posted: 6/3/2024, 15:55 Nastro Croce al Merito di Guerra - ITALIA - Medaglie, Decorazioni, Distintivi
CITAZIONE (terzoverbano @ 6/3/2024, 14:29) 
Mi sembra che ci sia un po' di confusione...

Seguirò assolutamente il consiglio.
Mi farebbe però molto piacere (perché era proprio quel che chiedevo) sapere cosa non Le torna nelle notizie riportate, che ho diligentemente copiato dal II volume del Brambilla...
view post Posted: 5/3/2024, 20:31 Nastro Croce al Merito di Guerra - ITALIA - Medaglie, Decorazioni, Distintivi
Uno spunto di discussione probabilmente banale, ma in cui non riesco ad orientarmi con certezza.

Nel 1918 il nastro della CMG - dopo il breve periodo dei colori istitutivi ad 11 righe - nasce azzurro-bianco-azzurro-bianco-azzurro (R.D. 356/1918).
Nel 1941 viene istituita la CVM, con nastro turchino-bianco-turchino-bianco-turchino (R.D. 1480/1941) e nel 1942 la sua versione senza la parola "Croce", con nastro sempre turchino-bianco-turchino-bianco-turchino (R.D. 1273/1942). Peraltro successivamente, ma qui non importa, le Croci al Valore mutueranno dalle MVM il nastro turchino a tinta unita.
Nel 1949, in epoca ormai repubblicana, la CMG assumerà il monogramma della Repubblica, prevedendo però sempre il nastro turchino-bianco-turchino-bianco-turchino (D.P.R. 773/1949).

Sulla scorta queste notizie, ben note ai collezionisti, forse un po' semplicisticamente finora avevo dato per scontato che le Croci meritate durante I Guerra Mondiale, Operazioni in AOI e Guerra di Spagna avessero il nastro bianco-azzurro chiaro, mentre quelle relative alla II Guerra Mondiale - tanto più se concesse in epoca Repubblica - lo avessero bianco-azzurro scuro (oltre chiaramente alle ugualmente ben note differenze in termini di conio, spessore, metodo di fabbricazione e metallo, che però anch'esse importano qui relativamente).

Il mio problema, invece, è che questo pomeriggio, chiacchierando con un amico che ho sempre ritenuto decisamente competente in fatto di faleristica, gli ho sentito affermare l'esatto contrario.

Abbastanza perplesso, chiedo un parere a Voi. :)

Edited by Jebstuart58 - 6/3/2024, 08:49
view post Posted: 18/2/2024, 17:43 Ordine? Nazione? - Ordini Cavallereschi Italiani e Stranieri
CITAZIONE (terzoverbano @ 18/2/2024, 16:51) 
Grazie! Lo avevo fatto vedere ad un commerciante russo che ha il banco a Porta Portese e lui mi ha detto che non era lingua russa!

La mia conoscenza del Russo è minima e dilettantesca, e rivolta solo a fini collezionistici, per cui probabilmente il commerciante ha ragione ed io torto.

Va anche detto, però, che se mostri un Canto della Divina Commedia in una versione manoscritta quattrocentesca ad un bancarellaro del mercatino domenicale in cui vado io, stai certo che ti dirà che non è Italiano. :D
view post Posted: 17/2/2024, 22:02 Ordine? Nazione? - Ordini Cavallereschi Italiani e Stranieri
In alto è visibile il monogramma H (N) di Nicola II Romanov, ultimo Zar di Russia.
Il suo nome completo di patronimico era appunto Nicolai Alexandrovic Romanov, in quanto figlio di Alessandro III Romanov.
Sua moglie era la Zarina Alexandra Feodorovna Romanov, da nubile Alice d'Assia.
Per quanto attiene la datazione, Nicola regnò tra il 1894 ed il 1917, ma vedendo in basso la data "1896" e tenuto conto della frequente ripetizione nel documento dei termini "Imperatore" (Император) ed "Imperatrice" (Императрица), è possibile che esso celebri l'incoronazione dello Zar e della Zarina, avvenuta appunto il 26 (o il 14 secondo il calendario giuliano) maggio 1896.

Edited by Jebstuart58 - 17/2/2024, 22:53
view post Posted: 7/11/2023, 15:23 Croce di anzianita MVSN - Medaglie e Cartoline Coloniali
CITAZIONE (64adriano @ 7/11/2023, 15:07) 
Su quest'ultimo dubbio, sono pienamente d'accordo con te...questa distinzione "A" e "B" ha colpito anche me per le stesse ragioni...

Avrei capito attribuire questa distinzione al tipo con attacco dell'anello quadrato e a quello con l'attacco a sferetta...ma solo per la presenza del un gladio sul nastrino, mi sembra non corretto metodologicamente...ma non ho i titoli per argomentare ulteriormente il mio dubbio e non so come è organizzato nel complesso il testo del Brambilla (di cui non dispongo) per comprendere ad esempio se tale criterio viene utilizzato anche in altre circostanze analoghe...

Andando memoria, il criterio è adottato anche per la medaglia per le operazioni in AOI, col gladio per gli insigniti combattenti.
Concordo sul fatto di non trattarsi di variante, termine da adottarsi più propriamente per diversità di incisione e/o conio.
view post Posted: 7/11/2023, 12:12 Croce di anzianita MVSN - Medaglie e Cartoline Coloniali
CITAZIONE (64adriano @ 7/11/2023, 12:00) 

Verissimo :D
Ma sono state fuse in metallo vile, e proposte ad un prezzo tale da definirle inequivocabilmente come copie e non generare nell'acquirente la convinzione di star acquistando un'originale, sia pure a buon mercato.
Né per la verità ne è dichiarata la originalità.
Mi riferivo invece a qualcosa di simile concepito come "falso per collezionisti" e proposto ingannevolmente come originale dell'epoca.
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