Posts written by rip-stop

view post Posted: 23/4/2024, 18:57 Identificazione omerale - ESERCITO
Fornisco anch'io il mio piccolissimo contributo alla discussione postando l'immagine di un volantino con il fregio del C.A.R.T.C.: lo scudetto omerale è cucito a macchina, mentre non vedo tracce di cucitura, nè sul davanti, nè sul retro, sull'insegna di grado da caporale che sembrerebbe semplicemente incollata. Mi sembra che questo metodo alquanto sbrigativo di fissare i fregi fosse piuttosto comune avendola riscontrata anche su altri volantini.

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view post Posted: 22/4/2024, 14:12 distruzione "invisibile" di bersagli corazzati - ARTIGLIERIE
CITAZIONE (niemand @ 22/4/2024, 14:58) 
Veramente la ratio del mio intervento era diversa, non tanto tecnica quanto linguistica: sottolineare l'originalità della definizione "distruzione invisibile" e l' "interscambiabilità" tra "serbatoio" e "tank" :D ;)
(e nell'occasione dare un'occhiata a fonti cinesi che ancora mi mancavano: non si impara mai abbastanza..)

Beh, ma adesso arriverà l'intelligenza artificiale e tutti questi ridicoli problemi di traduzione saranno ampiamente risolti e superati, di che cosa ci stiamo a preoccupare? Google translate tra un paio d'anni apparterrà al paleolitico. :P :D

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view post Posted: 22/4/2024, 12:02 distruzione "invisibile" di bersagli corazzati - ARTIGLIERIE
Non mi sembra una grande novità. Nella seconda guerra mondiale sia i russi che i tedeschi utilizzarono spesso pezzi d'artiglieria convenzionali e semoventi d'artiglieria di calibro elevato per distruggere i carri avversari. I sovietici ad esempio disponevano del semovente d'assalto ISU-152 armato di un pezzo da 152mm ML-205 in grado di sparare due tipi di granate, una ad alto esplosivo (OF-540) e una perforante (BR-540); la granata ad alto esplosivo era capace da sola di mettere fuori combattimento quasi tutti i carri tedeschi in virtù della semplice "concussione" dovuta al suo impatto, riuscendo in certi casi a strappare via la torretta dallo scafo del carro colpito in virtù della sola onda d'urto generata dall'esplosione e dalla "massa" del proiettile. E' noto poi che tutti i sofisticati sistemi elettronici ed optronici dei carri moderni risultano particolarmente vulnerabili agli shock dovuti alla forza d'urto dei colpi ricevuti, anche in caso d'impatto non perforante: questi mezzi risultano di fatto inservibili e richiedono di essere recuperati e riportati nelle retrovie, a volte addirittura presso le officine "madri" delle case costruttrici, per la sostituzione degli apparati. La questione, ovviamente non affrontata nell'articolo, è come imprimere alla "palla" una velocità ipersonica sufficiente per provocare l'effetto cinetico necessario a "incapacitare" un bersaglio indurito come quello rappresentato dal mezzo corazzato; da decenni gli americani lavorano a cannoni elettro-magnetici (rail-gun), a cui si sono aggiunti ultimamenti i cosidetti cannoni al plasma, in grado di accellerare la massa di un proiettile a velocità ipersonica (mach 5 e oltre): la questione è che questi cannoni richiedono di essere alimentatietati da generatori elettrici di grande potenza che a causa delle loro dimensioni possono installati solo su piattaforme di adeguate dimensioni (ad esempio lo scafo di una nave). Una bocca da fuoco "tradizionale" non riuscirebbe in alcun modo a imprimere a un proiettile di qualsivolgia genere una simile velocità a causa dei limiti meccanici a cui è soggetta, leggi, per esempio, la resistenza alla pressione sopportabile dalla camera di scoppio, il calore e l'usura provocati dal passaggio del proiettile nella canna. E in ogni modo, come ampiamente dimostrato dall'attuale conflitto in Ucraina, per distruggere un carro armato moderno non occorre ricorrere al "raggio della morte" o ad altre trovate iper-tecnologiche, le armi anti-carro attuali, anche i semplici missili anti-carro portatili dotati di proiettili a carica cava in dotazione alla fanteria, si sono dimostrate più che adeguate alla bisogna e dotate di un livello di letalità assolutamente impressionante.

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Edited by rip-stop - 22/4/2024, 15:10
view post Posted: 16/4/2024, 13:41 Carro Leggero - Mezzi militari Italiani e Stranieri
Chissà se si riesce ad identificare quella rocca medioevale sullo sfondo e dare una collocazione alla foto...

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view post Posted: 16/4/2024, 08:21 "Comando militare per distaccamento tappa". Che cosa era? - Foto e ritratti militari di ogni epoca
CITAZIONE (carpu @ 15/4/2024, 20:43) 
Trattasi di una Fiat Gran Turismo 2300 S Coupe.

Ah, ma allora la Fiat ha fatto anche delle belle auto! :lol: :lol: :lol:

(Carrozzata Ghia, comunque... :P )

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view post Posted: 15/4/2024, 16:14 "Comando militare per distaccamento tappa". Che cosa era? - Foto e ritratti militari di ogni epoca
Tempo fa avevo fatto una ricerca in merito partendo da un recapito riportato s'una cartolina militare in franchigia: mi sembra che i comandi tappa fossero comandi amministrativi di retrovia incaricati dell'organizzazione, assegnazione e smistamento delle truppe in transito. In realtà svolgevano molteplici funzioni, come l'organizzazione dei luoghi di sosta, l'assegnazione e la requisizione degli alloggi per ufficiali e truppa, la registrazione di tutto il personale militare in arrivo o in partenza, la verifica e il controllo dei documenti personali e di viaggio, la gestione del traffico militare, l'avviamento dei prigionieri di guerra verso i campi di prigionia tramite convogli o tradotte, lo smistamento della corrispondenza militare, il rilascio di permessi o lasciapassare al personale civile, etc.

Le scritte sul'edificio rislagono comunque alla prima guerra mondiale e sono state appunto oggetto di un recente restauro:

www.ana-valdagno.it/25-febbraio-20...a-di-vallonara/

(P.S.: spettacolare anche il "restauro" dell'autovettura d'epoca parcheggiata davanti all'edificio, ma non sono riuscito a identificare il modello...)

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view post Posted: 15/4/2024, 08:51 È esistita una "Davis Monthan" italiana? - OFF TOPIC
E' necessario precisare che i Tempest indiani (e pakistani) appartenevano tutti alla versione Mk.II equipaggiata con il motore radiale Bristol Centaurus. Questa versione, benchè sviluppata parallelamente al Tempest Mk.V dotato di motore raffreddato a liquido Napier Sabre, non fece tempo a partecipare al conflitto ma nel dopoguerra equipaggiò alcuni reparti della R.A.F. di stanza in Medio Oriente. La loro carriera fu estremamente breve, venendo ritirati dal servizio di prima linea già nel 1949 per poi passare al ruolo assai meno "eccitante" di traino-bersagli. Circa un centinaio di Tempest Mk.II vennero ceduti all'aviazione indiana (IAF) e pakistana (PAF) ma anche in questo caso la loro carriera operativa durò solo poco tempo, venendo tutti radiati nella prima metà degli anni '50. Complessivamente il Tempest Mk.II poteva essere considerato un ottimo apparecchio da caccia dotato di eccellenti prestazioni, probabilmente uno dei migliori della sua categoria messo a punto dall'industria aereonautica britannica nel corso della seconda guerra mondiale, tuttavia l'avvento della propulsione a getto lo rese improvvisamente e irrimediabilmente obsoleto e per questa ragione il suo stato di servizio nella Royal Air Force fu privo di rilievo, a differenza della versione Mk.V che, tra il 1944 e il 1945, si guadagnò invece una notevole fama nel contrasto e nell'abbattimento delle V1 tedesche sopra i cieli dell'Inghilterra.

Attualmente esiste un solo esemplare di Tempest Mk.II in condizioni di volo: si tratta effettivamente di un esemplare ex-IAF acquistato nel 1979 da un collezionista inglese, Doug Arnold, insieme ad un altra mezza dozzina di macchine dello stesso tipo che giacevano derelitte e in stato di completo abbandono presso la base aerea indiana di Poona. L'aereo è stato sottoposto in più occasioni a lunghi cicli di restauro, l'ultimo dei quali è terminato nell'ottobre del 2023:

https://vintageaviationnews.com/warbird-re...rst-flight.html

Altri cinque esemplari, tre appartenenti alla versione Mk.II e due alla versione Mk.V, tutti di proprietà collezionisti privati, risultano attualmente in fase più o meno avanzata di ricostruzione: tre di essi si trovano negli Stati Uniti, uno in Canada e uno in Gran Bretagna.

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Edited by rip-stop - 15/4/2024, 15:38
view post Posted: 12/4/2024, 11:42 Carro pesante sovietico KV-1S - Collezioni e Modellismo Militare
Aggiungo al post questo interessante articolo on-line riguardante la storia del KV-1S. Nel testo viene illustrata con dovizia di particolari la genesi del progetto, spiegando inoltre come, nonostante il tentativo di ammodernamento, il KV-1S conservasse molti dei difetti dei carri della serie KV specialmente per quanto riguarda la cattiva qualità produttiva di numerose compenenti, l'irrazionale sistemazione dell'equipaggio, la mancanza di ottiche e di strumenti di visione adeguati e l'insufficiente potenza dell'armamento principale.

www.tankarchives.ca/2018/03/kv-1s-...-permanent.html

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view post Posted: 12/4/2024, 08:33 È esistita una "Davis Monthan" italiana? - OFF TOPIC
CITAZIONE (Barba elettrica @ 11/4/2024, 23:53) 
Per puro caso ho trovato notizie di un "salvage yard" italiano dove giaceva un B-17F chiamato "All American", s/n 41-24406, famoso per essere stato speronato da un caccia tedesco ed aver riportato uno squarcio enorme in fusoliera, che comunque non gli impedì di tornare alla base.
L'esatta localizzazione del deposito dove era accantonato non è chiara: si è detto Torretta, Gioia del Colle o Bari; ma il capolinea riportato "ufficialmente" è Lucera, dove il velivolo fu "salvaged" (non so se demolito o usato per pezzi di ricambio) ai primi del 1945. In ogni caso questa è la conferma che ci sono state delle piccole "Davis Monthan" anche in Italia.

"Salvage yard" può essere tradotto in "deposito recuperi". Gli apparecchi pesantemente danneggiati, e che quindi non valeva più la pena di riparare, venivano semplicemente accantonati in spazi all'aperto e utilizzati come magazzini ricambi, naturalmente dopo averli privati di tutto l'armamento e delle apparecchiature "sensibili", vale a dire radio, apparati di puntamento ed eventuali apparecchiature elettroniche (IFF, sistemi di radioguida, etc.). Come già detto e ridetto, l'AMARC di Davis Monthan svolge invece funzioni molto differenti in quanto gli apparecchi non vengono solo "parcheggiati" in attesa di finire sotto la pressa ma selezionati in base alle loro condizioni e attentamente preservati in previsione di un loro futuro utilizzo o di una cessione a forze aeree "alleate".

Durante la guerra Lucera era una base aerea americana che ospitava il 301st Bombardment Group, equipaggiato appunto con i bombardieri quadrimotori B-17. Le basi aeree alleate del sud-Italia erano costruite solitamente con criteri molto spartani: le piste erano delle semplici strisce in terra battuta ricoperte di grelle metalliche onde permetterne l'utilizzo anche in caso di cattivo tempo; di solito venivano eretti un paio di hangar prefabbricati utilizzati come depositi o officine per gli apparecchi in riparazione, mentre il personale di volo e quello di servizio alloggiava quasi sempre in tende all'aperto, torride d'estate e fredde d'inverno, per non parlare del vento, della pioggia e del fango che facevano da compagnia fissa nel corso dei mesi autunnali e invernali. La "torre di controllo" era molte volte costituita da un autocarro GMC o Chevrolet "shelterizzato" dotato di apparecchaiture radio e tavoli da carteggio, oppure da un torre d'avvistamento in legno. Niente a che vedere perciò con le "lussuose" comodità delle basi dell'8a Armata Aerea USA in Inghilterra, con le loro baracche Nissen dotate di riscaldamento, edfici comando in muratura, bagni, docce, latrine, mensa, circolo ufficiali, pub, cinema e campo da baseball.

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view post Posted: 11/4/2024, 12:16 Ma l' F 35 vale quanto costa? - OFF TOPIC
I russi, si sa, vanno sempre sul "tradizionale", che spesso, nel settore della tecnologia aerea, fa rima con "primitivo". Hanno cominiciato da qualche mese a impiegare in Ucraina le bombe plananti di precisione quando in Occidente sono oramai 40 anni che esistono i kit JDAM...

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view post Posted: 11/4/2024, 11:49 Ma l' F 35 vale quanto costa? - OFF TOPIC
Il Government Accountabilty Office è un organismo amministrativo federale indipendente che ha incarichi di controllo e di vigilanza paragonabili a quelli della nostra Corte dei Conti. La sua nascita risale al 1921, quindi svolge le sue funzioni da oltre un secolo. Mi sembra un po' sbrigativo liquidarla come una semplice organizzazione lobbistica.

E' utile ricordare che l'F-35 è un apparecchio da combattimento di 5a generazione "ad architettura aperta" progettato in base al concetto C2D2, Continous Capability Development and Delivery, il che significa che gli aerei vengono sottoposti a costanti "incrementi capacitativi" che vengono applicati sia sulle macchine in corso di produzione, sia sui velivoli già in serivizio in fase di revisione. Questo comporta un tasso di disponibilità della flotta tendenzialmente inferiore allo standard perchè le macchine sono sottoposte ad una continua turnazione tra linea di combattimento e linea manutentiva allo scopo di procedere agli aggiornamenti necessari per portarli progressivamente ai livelli prestazionali superiori. Inoltre l'F-35 è sato concepito sin dall'origine per far parte di un sistema multi-piattaforma integrato costituito da apparecchi pilotati (manned) e non pilotati (unmanned); in altre parole, non è un apparecchio concepito per il combattimento aereo "classico" ma piuttosto una macchina estremamente sofisticata in grado di esercitare le funzioni di vero e proprio "centro di comando aereo volante" in mano a un solo pilota, tutto ciò grazie alla straordinaria dotazione avionica e sensoristica di cui è dotato a cui si aggiungono le potenti capacità di processazione ed elaborazione dati forniti dai sistemi di AI di cui è dotato.
Per altro l'articolo non menziona se il "tasso di capacità di missione" sia stato calcolato sull'intera flotta degli F-35 nelle tre diverse version: A (USAF), B (STOVL Marines), C (US Navy). E' risaputo infatti che mentre l'F-35A USAF ha raggiunto una maturità operativa ottimale, ben diversa è la situazione per quanto riguarda le versioni B e C, apparecchi di gran lunga più "difficili" e complessi rispetto alla versione "base" e che continuano a manifestare una serie di interminabili "magagne". La causa di questi problemi purtroppo sta a monte, ovverossia nella genesi e nello sviluppo stesso del programma F-35, allor quando si è preteso di adattare la cellula originaria dell'apparecchio a ruoli altamente specializzati come quelli di caccia navalizzato o addidittura di caccia-bombardiere a decollo verticale dedicato al supporto operazioni anfibie. Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare (è proprio il caso di dire...), di conseguenza le ambizioni della Lockheed-Martin, e le pretese della marina USA, si sono dovute scontrare con la realtà, il che significa incrementi astronomici dei costi, continui problemi di affidabilità delle macchine, lunghi fermi manutentivi, insoddisfazione degli operatori, etc. etc.

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Edited by rip-stop - 11/4/2024, 13:13
view post Posted: 10/4/2024, 15:51 Il marinaio sardo che sconfisse Napoleone - Pagine di Storia
Anche a Milano esiste anche una via dedicata a Domenico Millelire, a pochi passi dalla Caserma Santa Barbara di piazzale Perucchetti (zona Baggio/ via Forze Armate per chi ha dimestichezza con la metropoli meneghina). Conosco bene tale via perchè vi si trova un negozio di articoli militari che rifornisce il personale dell'esercito, carabinieri, polizia, CRI, etc.... e indovinate un po' come si chiama il negozio? "Miles", come il nostro forum! Strane coincidenze! :D

www.milesmilano.it/about/

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view post Posted: 10/4/2024, 09:04 Carro pesante sovietico KV-1S - Collezioni e Modellismo Militare
CITAZIONE (massive @ 10/4/2024, 00:20) 
diorama spettacolare anche nelle piccole accortezze che noto ... fu un dinosauro grosso e pesante ma non con i necessari "denti" per competere ... lento e vulnerabile aveva troppi difetti e un cannone ciofeca ... suo erede, l'IS era invece una bestia terribile ottimo lavoro :b:

Grazie a tutti per i complimenti.

Analisi ampiamente condivisibile: carro grosso, pesante ed eccezionalmente protetto, ma tecnologicamente assai immaturo e afflitto da numerosi difetti meccanici. Il cannone da 76,2 mm poteva considerarsi perfettamente adeguato sulle prime serie dei carri medi T-34, ma aveva naturalmente poco senso s'un carro della mole del KV-1 che quindi mancava di potenza di fuoco. Teniamo presente che l'industria bellica sovietica, nonostante svariati tentativi, non riuscì a mettere a punto un cannone per carri armati in grado di competere col 75 mm. lungo e con l'88 mm. tedesco sino all'autunno del 1943 quando finalmente si rese disponibile il pezzo ZIS-S-53 da 85mm che venne immediatamente montato sul T-34. Questo stesso cannone venne montato anche sul KV-1 dando origine alla variante KV-85, ma gli ingegneri sovietici stavano già lavorando sui prototipi dei carri pesanti IS-1 e IS-2,quest'ultimo armato con un poderoso cannone da 122mm in grado di sbaragliare qualsiasi mezzo corazzato della Wehrmacht, e quindi ogni ulteriore sviluppo dei mezzi della serie KV venne interrotto. Pare che alcuni carri KV-85 e KV-1S abbiano comunque fatto tempo a partecipare alle ultime battaglie per la conquista di Berlino. Numerosi esemplari di preda bellica furono inoltre utilizzati sino agli ultimi giorni di guerra dall'esercito finnico.

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Edited by rip-stop - 10/4/2024, 10:46
view post Posted: 8/4/2024, 08:32 Carro pesante sovietico KV-1S - Collezioni e Modellismo Militare
Ciao Sven, il tronco di legno trasportato sul carro, utilizzato su tutti i corazzati russi come espediente sbrigativo in caso d'impantanamento del mezzo, l'ho aggiunto io e proviene dagli accessori per modellismo navale: l'ho semplicemente invecchiato e ridipinto con colori ad olio. I tronchi sul terreno sono invece d'origine "biologica" al 100%, ovvero si tratta di legnetti raccolti durante le ultime passeggiate in montagna... L'abete l'ho acquistato già fatto (ho solo smorzato il colore troppo brillante del fogliame con una leggerima passata di color sabba in bomboletta spray): purtroppo è molto difficile realizzare alberi d'alto fusto con mezzi casalinghi, per fortuna il mercato modellistico negli ultimi anni ci è venuto in soccorso offrendo riproduzioni veramente d'altissima qualità, anche se parecchio costose. Chiedo di nuovo scusa per la pessima luce della foto che non lascia apprezzare molti particolari della finitura (la verniciatura del modello ad esempio è completamente opaca ma non sono riuscito ad eliminare le sparate del flash), se riesco a fare foto migliori poi le sostiuisco. Grazie comunque a tutti per i complimenti!

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view post Posted: 6/4/2024, 20:52 Carro pesante sovietico KV-1S - Collezioni e Modellismo Militare
All’epoca della sua entrata in servizio, nell’estate del 1940, il carro pesante sovietico KV-1 poteva a ragione essere considerato il mezzo corazzato più potente del suo tempo. Pesante 43 tonnellate, armato di un cannone da 76,2 mm. e provvisto di una corazzatura dallo spessore variabile tra il 75 e i 110mm, il KV-1 non conosceva rivali quanto ad armamento e protezione: lo spessore della sua corazzatura lo rendeva praticamente invulnerabile a tutte le armi anticarro allora in servizio, cosa di cui non tardarono ad accorgersi con notevole disappunto gli equipaggi dei carri tedeschi sin dalle prime fasi dell’invasione dell’Unione Sovietica nel giugno 1941.

Come tutti i mezzi corazzati messi a punto dall’industria bellica sovietica nelle prime fasi del conflitto, anche il carro KV-1 non era però esente da difetti che ne compromettevano seriamente l’efficacia in combattimento: il motore diesel da 450 cv era complessivamente sottopotenziato rispetto alla mole del mezzo, di conseguenza la velocità massima del carro KV-1 non superava il 35 km/h su strada; frizione, cambio e freni di sterzatura non erano adeguati alla massa del carro ed erano oggetto di rapida usura e di frequenti avarie; infine l’ergonomia di bordo del veicolo lasciava molto a desiderare, specialmente a causa della primitività degli apparati di visione esterna, la difficoltà nella guida (era ad esempio quasi impossibile inserire una nuova marcia mentre il carro era in movimento) e l’assenza di una cupola panoramica per il capocarro.

Per cercare di rimediare alle carenze più evidenti, i tecnici sovietici provarono a introdurre sul KV-1 una serie di miglioramenti durante tutto il corso della sua produzione, ma soprattutto intrapresero una serie di progetti indirizzati a ridurre il peso del carro e a potenziarne l'armamento principale in modo da ottenere un mezzo corazzato più efficiente e maggiormente adeguato alle esigenze tattiche dell’Armata Rossa. Nell’estate del 1942 cominciò ad apparire una nuova versione del KV-1 denominata KV-1S (dove “s” sta per “skorostnoy”, “veloce” in lingua russsa) il cui peso era stato abbassato a 41,8 tonnellate grazie soprattutto alla riduzione degli spessori della corazzatura e alla riprogettazione completa della torretta; motore ed organi di sterzatura erano stati potenziati e modificati, rendendo così il mezzo in grado di raggiungere i 40 km/h di velocità massima. Il carro KV-1S era però ancora equipaggiato con lo stesso cannone da 76,2mm del T-34, un calibro giudicato del tutto inadeguato per un carro "pesante" della sua classe, di conseguenza si provò ad installare sui prototipi successivi una bocca da fuoco da 85mm in una torre di dimensioni maggiorate realizzando in questo modo il KV-85. Sia il KV-1S che il KV-85 furono considerati essenzialmente dei carri di transizione, la cui produzione rimase limitata a circa 1500 esemplari in totale per entrambe le versioni.

Nel realizzare il mio carro KV-1S sono partito da un kit in scala 1/35 della cinese Trumpeter. Il modello non pone problemi in fase di costruzione, essendo composto da pochi elementi essenziali esattamente come il carro originale. I cingoli si montano maglia per maglia, ma anche in questo caso non ho incontrato nessuna difficoltà di assemblaggio viste le generose dimensioni delle singole maglie. Anche lo schema di verniciatura, come per la maggioranza dei carri russi, è a dir poco elementare trattandosi del solito verde oliva uniforme 4BO. Ho eseguito alcuni danneggiamenti sui parafanghi del mezzo e poi sono passato alla fase di lumeggiatura e invecchiamento utilizzando il solito assortimento di tecniche (colori a olio, acrilici, smalti, pigmenti, paste acriliche terrose della AK Interactive,etc.). Infine, mi sono dedicato alla costruzione della basetta, che ha portato via un po’ più di tempo del solito essendo mia intenzione riprodurre in maniera il più possibile verosimile l’ambientazione naturale tipica di una foresta russa. Anche in questo caso ho utilizzato varie tecniche e prodotti disponibili sul mercato modellistico, mentre per il “sottobosco” sono ricorso ad erba sintetica già miscelata (ottimi i prodotti della piccola ditta olandese Diopark) e vari elementi naturali (legnetti, pezzi di corteccia, foglie secche sminuzzate, etc.). Il figurino del carrista è stato dipinto da un amico di mia figlia, modellista specializzato nel genere sci-fi ma molto bravo anche nel realizzare soggetti militari.

Il risultato è quello che potete vedere nelle foto, che purtroppo non sono di buona qualità... Spero in ogni modo che si riesca ad apprezzare ugualmente il soggetto! ​

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Edited by rip-stop - 8/4/2024, 09:45
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