Posts written by rip-stop

view post Posted: 27/1/2024, 09:25 Busto Air Police - LA GUERRA DEL VIETNAM
Integro questo bel topic postando uno dei miei pezzi, una DCU appartenuta a un "technical sergeant" della "Security Force" USAF. La giubba è stata confezionata dalla DJ Manufacturing Co in base a un contratto del 1999, sopra la tasca pettorale di destra è cucita la patch dell'USCENTAF (US Central Command Air Force), a sinistra abbiamo invece il fregio della Security Force Badge e, sopra il branch tape, il "Senior Force Protection Badge" che indica che questo sottufficiale ha ricoperto tale incarico o specializzazione nei ranghi della polizia militare dell'USAF da almeno sette anni. Curiosa la presenza di un bottone cucito all'altezza della spalla sinistra che presuppongo serva a fissare una cordellina o più probabilmente un bracciale distintivo di funzione.

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Edited by rip-stop - 27/1/2024, 10:15
view post Posted: 24/1/2024, 12:31 Berretto ten. Guastatori. - ESERCITO
Forse è un effetto della scoloritura della sottopannatura, però sinceramente non saprei... Sentiamo cosa dicono gli esperti!

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view post Posted: 24/1/2024, 12:26 Manichino pilota F4U-4 Corsair - PAESI EXTRA-EUROPEI E NEUTRALI
Ti faccio i miei più sinceri complimenti, PBR, il manichino è semplicemente splendido! Oltretutto mi fa molto piacere che qualcuno si occupi dal punto di vista collezionistico del periodo relativo alla guerra di Corea, che il più delle volte viene immeritatamente trascurato e che invece è di grande interesse uniformologico come periodo di transizione. La tuta anti-G poi è una vera chicca, ignoravo che questo tipo di equipaggiamento di volo venisse già utilizzato dai piloti degli apparecchi con motore convenzionale a pistoni qual'era l'F4U-4 Corsair. Teniamo presente che a quell'epoca aerei come il Mustang o il Corsair offrivano ancora prestazioni di tutto rispetto se confrontate con quelle dei jet di prima generazione i quali risultavano penalizzati dalla scarsa potenza di spinta del propulsore, la ridotta autonomia e severe limitazioni nel carico bellico trasportabile. Bisognerà aspettare ad esempio l'apparizione dell'F-86 Sabre per disporre di un aereo da caccia a reazione realmente competitivo nei confronti dei "leggendari" MIG-15 nord-coreani pilotati dagli assi sovietici. Un manichino veramente da 10 e lode! :woot:

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view post Posted: 20/1/2024, 18:13 Busto pilota B-24 Liberator - MILITARIA INGLESE, FRANCESE e USA
Degna di nota la presenza di una patch con la bandiera USA cucita sulla manica di sinistra, un emblema di riconoscimento tipico delle tenute da combattimento in dotazione ai reparti aerotrasportati ma alquanto insolita sulla divisa di un tenente dell'USAAF.
Il 449th Bomb Group, oltre che eseguire missioni di bombardamento sul nord-Italia, Austria e sud della Germania, colpì numerosi obiettivi nella regione dei Balcani, spingendosi inoltre a bombardare obiettivi strategici in Romania, Bulgaria ed Ungheria. Considerando che tra il 1944 e il 1945 la situazione su questi fronti era abbastanza fluida, e tenendo conto della situazione caotica sul fronte Jugoslavo, dove i partigiani di Tito combattevano sia contro i tedeschi che contro le bande di cetnici e di irregolari schierate dalla parte dell'Asse, è ipotizzabile che la bandiera USA avesse anche lo scopo, nel disgraziato caso di abbattimento, di identificare immediatamente il pilota o il membro dell'equipaggio come appartenente alle forze Alleate. Naturalmente è un'ipotesi bisognosa di riscontri e sarebbe davvero interessante riuscire ad approfondire, tramite evidenze fotografiche, documenti, lettere, diari o testimonianze scritte, questo punto.

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view post Posted: 20/1/2024, 09:26 Busto pilota B-24 Liberator - MILITARIA INGLESE, FRANCESE e USA
Molto bello, PBR! Il giubbetto M41, anche si indubbiamente comodo e pratico, di norma non faceva parte delle dotazioni di volo, ma sappiamo come tra gli equipaggi dell'aviazione americana vigesse un certo grado di libertà individuale nella scelta dell'abbigliamento. Il crush-cap, a titolo di esempio, era uno degli elementi distintivi della tenuta dei piloti e dei secondi piloti degli apparecchi plurimotori, e comunque era particolarmente alla moda tra gli ufficiali. L'abbondanza di patch, distintivi e "graffiti" fuori ordinanza sulla M41 mi fa pensare a un capo utilizzato frequentemente anche in occasioni informali a terra, tipico dello stile vistoso e un po' "spaccone" dei piloti "yankee", specialmente verso il finire del conflitto.
In ogni modo, tenendo conto anche della rarità di questo materiale, si tratta di un insieme veramente pregevole e collezionisticamente parlando di valore non trascurabile. Complimenti!

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view post Posted: 18/1/2024, 14:51 Indentificare distintivo su Battle dress art. Folgore - ESERCITO
Ill distintivo a ricamo cucito sotto quello della Divisione Folgore corrisponde a quello di specialista conduttore automezzi. Come ti confermeranno anche gli altri esperti del forum, questi distintivi di specializzazione o di occupazione non trovavano approvazione ufficiale nei regolamenti ma erano comunque molto diffusi tra la truppa e tollerati dai comandi. Coerentemente con i documenti cartacei, sia le mostrine in panno cucite sui baveri della giubba, sia quelle metalliche, indicano l'appartenenza del militare a un'unità di artiglieria inquadrata nella Divisione Folgore, in questo caso appunto il 33° Reggimento Artiglieria dotato dei pezzi da 88/27, denoninazione che indicava l'obice/cannone inglese da 25 libbre "Ordnance QF 25 pdr.". La divisa in ogni modo è molto bella, aspettiamo di vedere il basco!

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view post Posted: 14/1/2024, 19:45 Elmetto Usa da identificare - MILITARIA INGLESE, FRANCESE e USA
Anche su questo liner mi pare che la sospensione interna sia stata sostituita, così come i rivetti esterni.

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view post Posted: 12/1/2024, 10:08 Nemesis at Potsdam: "Pulizia etnica" in Germania dopo la II Guerra Mondiale? - Pagine di Storia
CITAZIONE (niemand @ 11/1/2024, 20:39) 
In effetti ci sto ripensando: mi piacerebbe infatti sentire anche il parere di altri utenti del forum: devo smetterla con questo tipo di argomenti ( lasciando il forum) o posso continuare con le mie "pagine si storia" e i miei argomenti di storia anche moderna?

Pur nel rispetto che porto per la tua preparazione e la tua capacità di approfondimento, non posso fare a meno di constatare che i tuoi topic sono tutti orientati nella medesima direzione: una sorta di revisionismo storico, anzi, di post-revisionismo, che nel tentativo di ristabilire una pretesa verità dei fatti sfocia in un ribaltamento prospettico della Storia a mio modo di vedere a dir poco "sospetto" dal punto di vista politico e ideologico. Mi chiedo quindi sempre più spesso cosa tu stia cercando di dimostrare. Non è una novità per nessuno che la Storia venga scritta dai vincitori, è dai tempi del "De bello gallico" che ciò accade. Ma qui, come ha detto anche Meino67, non stiamo discutendo se abbia ragione Cesare o Vercingetorige, questione che probabilmente rimane un po' estranea dalle passioni del nostro tempo. Affermare che gli Alleati avessero "programmato" il genocidio della nazione tedesca è un'illazione smentita da quella stessa realtà storica che tu hai la pretesa di ristabilire, a quale scopo, giunti a questo punto, non voglio neppure saperlo. Il carico di sofferenza patito dalle nazioni coinvolte nel corso della seconda guerra mondiale è stato a dir poco enorme: lo dimostrano i 50 milioni di morti tra militari e civili pagati dai paesi Alleati (di cui la metà solo dall'Unione Sovietica) e i 12 milioni di morti patiti da quelli appartenenti alle forze dell'Asse. Vogliamo contestare anche queste cifre? Dal mio personale punto di vista, e da un punto di vista puramente umano, si tratta di 62 milioni di vittime, 62 milioni di vite stroncate nella maggior parte dei casi tra atroci, indicibili sofferenze: punto e basta.

Ciò detto, se ritieni di portare alla luce fatti o vicende d'interesse comune dal punto di vista storico-militare (e sottolineo storico-militare, quindi anche su argomenti diversi che non sia il solito piano Morgenthau...) qui sei bene accolto e io stesso ti leggerò con molto interesse, come sempre ho fatto anche quando, ad esempio, hai aperto i tuoi topic su episodi particolarmente curiosi o poco conosciuti della seconda guerra mondiale. Se invece il tuo obiettivo è reggere la fiaccola della verità per illuminare l'ignoranza del popolo bue tenuto volutamente all'oscuro dei fatti per volontà di coloro che nell'ombra tessono le oscure trame del mondo, allora ti invito ad essere coerente con le tue affermazioni e lasciare definitivamente il forum: esistono altri lidi e altri siti dove puoi esprimere le tue opinioni e avere il sostegno di una claque adeguata alle tue aspettative. Come vedi, qui nessuno ti ha messo alla porta, ma mi auguro che tu riesca a recepire il significato del mio intervento regolandoti di conseguenza. Grazie per la tua attenzione e per la tua comprensione.

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Edited by rip-stop - 12/1/2024, 13:51
view post Posted: 11/1/2024, 17:07 Il Volugrafo - Mezzi militari Italiani e Stranieri
Beh, oggi come oggi gli avrebbero dato un monopattino... :lol: Comunque davvero uno splendido esemplare, anche per la prezenza non comune del suo rimorchietto.
Mini-moto e mini-scooter di questo genere furono utilizzate anche dalle truppe aerotrasportate e dai reparti alleati, vedi la Welbike inglese e il Cushman americano. Per quanto studiati per fornire un certo grado di mobilità tattica alle truppe paracadutiste costrette a muoversi quasi sempre appiedate, questi piccoli motocicli soffrivano dei limiti dovuti alla modestissima potenza dei loro motori e alle ruote di piccole dimensioni che di fatto ne impedivano qualsiasi utilizzo fuoristraditico. Notare l'uso sul nostro Volugrafo di una ingengosa forcella a ruote gemellate, realizzata proprbabilmente proprio per consentire al mezzo migliori prestazioni sui terreni cedevoli o sconnessi, e forse anche una maggiore stabilità di marcia.

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view post Posted: 4/1/2024, 14:42 I soliti innominabili e l'informazione con i piedi - OFF TOPIC
Dal vocabolario Treccani:

v. tr. [lat. *insitare, der. di insĭtus, part. pass. di inserĕre «introdurre»; v. insito1 e inserire] (io innèsto, ecc.). – 1. a. In agraria, trasportare e far concrescere sopra una pianta una parte di altro vegetale, in modo da formare un solo individuo; effettuare l’innesto: i. un ciliegio gentile su un ciliegio selvatico; i. le viti. b. Per estens., trapiantare, trasportare un organo o una parte di un organismo animale vivente in un altro organismo, a scopo sperimentale o terapeutico. c. I. il vaiolo, spec. in passato, inoculare il siero antivaioloso mediante scarificazione cutanea del braccio o della gamba. 2. Congiungere insieme pezzi o parti diverse di un congegno meccanico: i. la frizione, in un motore a scoppio (contr. di disinnestare); analogam., i. una spina nella presa di corrente; con uso più generico: i. lo spazzolone su un manico. In usi fig., inserire una cosa in un’altra, un argomento in un altro, ecc.: il Boiardo ha innestato motivi del ciclo bretone nella tradizione epica carolingia. Con sign. analoghi anche intr. pron.: lo colse il fatal ferro Alla vertebra estrema, ove nel collo S’innesta il capo (V. Monti); il punto dove la strada provinciale s’innesta sulla (o nella) nazionale. ◆ Part. pass. innestato, anche come agg.: le viti innestate cominciano già a dare frutto; avere la frizione innestata, partire con la marcia innestata; in araldica, detto dello scudo partito o troncato o trinciato o tagliato che ha la linea di divisione foggiata a sporgenze e rientranze regolari in modo che i due smalti della partizione s’innestino l’uno nell’altro.

Quindi nel caso della pistola "innestata" di cui si parla nell'articolo sono possibili tre casi:

1) la pistola utilizzata da Pozzolo era un ibrido tra un'arma da fuoco e un albero da frutto;
2) la pistola utilizzata da Pozzolo era il risultato di un esperimento scientifico sugli animali (il "cane" innestato);
3) la pistola utilizzata da Pozzolo aveva la marcia innestata ma il freno a mano disinserito.

:D :D

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view post Posted: 4/1/2024, 09:40 Nave alla deriva? - VARIE DA IDENTIFICARE
CITAZIONE (historyj @ 4/1/2024, 08:30) 
Amici tutti,ringrazio per le critiche, che fanno crescere, e per qualche complimento,che fa sempre piacere.
a) Ho 75 anni e,da pensionato, mi diverto a pasticciare sul "noto sito" vendendo e comprando militaria.Questo non l'ho
mai negato ne nascosto
b) Mi considero un pò trafficone(commerciante è una parola grossa),un po collezionista,un po raccoglitore,un po studioso...

Personalmente trovo questo tipo di ricerche e di quesiti sempre molto interessanti e appassionanti, quindi ti ringrazio per aver aperto questo topic al quale tanti di noi hanno voluto dare il proprio contributo.
Dal mio punto di vista non hai bisogno di giustificarti di alcunchè: ciò che hai scritto dimostra la tua perfetta buona fede ed onestà.
Contraccambio i tuoi auguri per un sereno e proficuo 2024!

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view post Posted: 28/12/2023, 21:14 Nave alla deriva? - VARIE DA IDENTIFICARE
Dalle dimensioni mi sembra più una pirofregata o una pirocorvetta, tipo l"Ettore Fieramosca". Molte di queste unità rimasero in linea per decenni, venendo sottoposte a estesi lavori di ricostruzione e di raddobbo, quindi è difficile fornire un'identificazione sicura.

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view post Posted: 22/12/2023, 10:10 Tutto il fugone minuto per minuto - Pagine di Storia
CITAZIONE (carpu @ 21/12/2023, 21:59) 
CITAZIONE (rip-stop @ 21/12/2023, 17:08) 
I tedeschi però noi li avevamo già in casa e i piani per l'"Operazione Alarico" erano già stati preparati dall'OKW sin dal mese di maggio del '43: dubito fortemente che, coi magri mezzi di cui disponevamo, li avremmo fermati al Brennero, gli "Unni"...

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Hmm..non lo so,sai.
Quest'estate ho seguito molto il canale youtube di Giovanni Cecini,che giorno dopo giorno ha ripercorso il periodo tra il 25 luglio e l'8 settembre del 43,
e tra l'inizio di agosto e quello di settembre dal brennero è scesa l'ira di Dio in termini di truppe tedesche.
I crucchi ce li avevamo in casa,ma arrendendoci subito a fine luglio e facendo saltare in aria ogni cosa alla frontiera,probabilmente con le nostre truppe ce la saremmo giocata con la presenza germanica che già c'era...senza contare che a quel punto gli Alleati potevano facilmente arrivare a Roma e forse anche molto più su,verso l'alta Toscana o la Liguria.
Forse i nazisti potevano attestarsi in Piemonte,Lombardia e Veneto,ma scacciarli di là poteva essere più rapido che risalire faticosamente lo stivale.

Diciamoci la verità: le vicende che si svolsero tra il 25 luglio e l'8 settembre dimostrano che, in campo italiano, regnava l'improvvisazione più totale. Non esistevano nè piani nè strategie, e anche se fossero esistiti i nostri Stati Maggiori si guardarono bene di tenerli chiusi a chiave nel cassetto delle loro scrivanie, probabilmente per evitare che i tedeschi s'insospettissero... Nel '38, mentre Benito Mussolini e Adolf Hitler camminavano assieme a braccetto e si scambiavano pacche sulle spalle, i nostri soldati ricevevano l'ordine di scavare fossati anticarro e costruire bunker di cemento lungo la frontiera del sud-Tirolo perchè non si poteva essere affatto sicuri che, dopo l'annessione dell'Austria e l'occupazione dei Sudeti, la Germania non volesse riaccogliere nel proprio seno, con le buone o con le cattive, anche i popoli di lingua tedesca del "nostro" Alto Adige. Nell'estate del '43, quando oramai tutti avevano già capito che stavamo per fare la figura dei voltagabbana, quei bunker e quelle fortificazioni rimasero deserte e silenziose... Il nostro armistizio fu una commedia che si trasformò in tragedia: tutto un traccheggio di abboCcamenti, uno scambio di pizzini, un doppiogiochismo da cospiratori dilettanti, dietro il quale si spalancava il vuoto del "si salvi chi può". I tedeschi, forti del loro cinismo, già sapevano che degli italiani non ci poteva fidare, e agli Alleati tutto quel gioco delle tre carte non andava affatto a genio, ragion per cui alla fine di agosto ci misero alle strette: altro che trattative! Avevamo perso la guerra, che ne pagassimo le conseguenze.

Gli Alleati commisero una serie di incredibili errori nella condotta della campagna d'Italia e va dato atto ai tedeschi di essere stati in grado di sfruttare al meglio l'inesperienza e l'indecisione del nemico metendo in atto una strategia difensiva da manuale pur in condizioni di nettissima inferiorità numerica e materiale rispetto all'aversario. Uno storico inglese ha definito la campagna d'Italia "la guerra inutile", anche perchè mentre le truppe anglo-americane mettevano piede in Sicilia nei quartieri generali Alleati già si stavano preparando i piani per l'operazione "Overlord" e tutto il resto passava in subordine. Nell'estate del 1944 gli americani riuscirono addirittura a organizzare, a trovare le risorse e a mettere in atto un'operazione di sbarco anfibio in Provenza allo scopo di tagliare la via di ritirata alle truppe tedesche che si trovavano sul suolo francese, questo a dimostrazione di quanto ancora contasse per loro il fronte italiano e quanta fretta avessero di raggiungere la Pianura Padana, un compito che i G.I. dello zio Sam lasciarono più che volentieri ad inglesi, polacchi, neo-zelandesi, indiani, brasiliani, greci, canadesi, sudafricani ai quali, comunque, non venne risparmiato un pesante ributo di lacrime e sangue fino agli ultimi giorni di guerra. Poi se vogliamo accennare all'ossessione di Churchill per i Balcani, e al timore che la "soglia di Gorizia" si spalancasse ai Russi e agli Jugoslavi prima di aver fissato il chiavistello sul portone, allora sarebbe il caso di aprire un topic a parte.

No: per quanto ci riguarda, le cose andarono come andarono perchè non era più possibile farle andare diversamente; non fummo all'altezza, neppure in tale drammatica circostanza, di avere uno scatto di orgoglio e di dignità perchè l'unica cosa che ci importava era di farla finita, in un modo o nell'altro.

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Edited by rip-stop - 22/12/2023, 12:45
view post Posted: 21/12/2023, 17:08 Tutto il fugone minuto per minuto - Pagine di Storia
CITAZIONE (carpu @ 21/12/2023, 16:57) 
Questa pagina di storia resterà sempre piuttosto controversa.

...

Richiesta immediata di armistizio,e contestuale distruzione totale di tutti i collegamenti,ferroviari e stradali al Brennero.
Probabilmente ci saremmo risparmiati più di due anni di occupazione nazista con il loro stato fantoccio.

I tedeschi però noi li avevamo già in casa e i piani per l'"Operazione Alarico" erano già stati preparati dall'OKW sin dal mese di maggio del '43: dubito fortemente che, coi magri mezzi di cui disponevamo, li avremmo fermati al Brennero, gli "Unni"... E non dimentichiamo che praticamente l'Italia non contava più nulla, di fatto gli Alleati erano già pronti ad acquisire il controllo completo del paese e qualsiasi scelta politica o isituzionale che avremmo potuto compiere in autonomia avrebbe dovuto preventivamente ricevere il loro benestare. Sono d'accordo che l'immediata l'abdicazione di Vittorio Emanuele III a favore di Umberto avrebbe probabilmente salvato l'immagine e il destino della monarchia, questo in previsione della scelta referendaria che sarebbe seguita da lì a qualche anno, ma ho l'impressione che i giochi oramai fossero già stati fatti e che il nostro margine di manovra fosse quasi nullo: eravamo un paese battuto, demoralizzato, sconfitto, la prima delle nazioni dell'Asse a cadere sotto il tallone degli Alleati, i quali naturalmente ci guardavano dall'alto in basso e non avevano nessuna intenzione di familiarizzare, nè tantomeno di stringere una qualsiasi forma di collaborazione "alla pari", con i rappresentanti di un governo che aveva tentato di salvarsi in corner nel corso dei tempi di recupero... E quanto ai nostri Savoia, non dimentichiamo che per vent'anni erano stati taciti conniventi del regime, perciò la loro reputazione agli occhi dei nostri ex-nemici non poteva che apparire seriamente e irrimediabilmente compromessa. I francesi, nonostante quasi quattro anni di vergognoso collaborazionismo coi tedeschi, se la cavarono alla fine molto meglio, ma loro avevano un De Gaulle, noi soltanto un Badoglio. Se posso anch'io concludere con una chiosa finale, non posso perciò far altro che citare le famose parole di Brenno: vae victis!

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Edited by rip-stop - 21/12/2023, 19:54
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