Posts written by Valore Militare

Molti amici conoscono la mia dipendenza dal Nastro Azzurro e talvolta mi segnalano la presenza di tali oggetti notati durante la loro frequentazione nei vari gruppi Facebook.
Uno di questi si è imbattuto in un bel lotto di materiale appartenuto a Cesare ALBERTAZZI, infatti appena ne ha avuto la certezza mi ha immediatamente telefonato e di conseguenza nel visionare le fotografie mi sono accorto che il venditore era un mio conoscente.
Un'immediata telefonata ciao, come stai - ti interessano anche gli attestati? scusami non ti ho chiamato perché non ho recuperato le medaglie, bravo continua così, una risata ma di riflesso rilancio - preparati a fare un grosso sconto, meglio identificabile come un corposo ribasso.
Sono poche e dirette parole seguite da una veloce transizione ed eccomi che da una semplice magia però corredata da qualche pezzo di carta colorata (vile denaro) sono diventato il nuovo proprietario di questi piccoli frammenti di storia.
Va bene così.

Grazie, sei troppo buono, è stato un piacere poter condividere una giornata in serenità e in condivisione con il nostro piacevole passatempo.
Sono a vostra disposizione per una rimpatriata presso il Museo degli Alpini di Conegliano dove è in corso la mostra "Sabotaggio" con la visione di vario materiale paracadutato dietro le linee tedesche in supporto alle varie missioni alleate S.O.E. e O.S.S. (Special Operations Executive - Office of Strategic Service) operanti lungo la Pedemontana Veneta

Non può mancare una visita nella tana del lupo, ormai spennacchiato ovvero nel luogo dove passo gran parte del mio tempo ovvero il Centro Studi "Ugo Cerletti" dove potete osservare un buon numero di cimeli militari riguardanti l'artiglieria e non solo.

Mi permetto di aggiungere, nato a Celleno (Roccalvecce) nell'anno 1904 deceduto ad Hadama - Moggio.

Bene sono in partenza per lavoro direzione Berlino, se vi fa piacere continuate pure.

Michele CARABELLESE nasce il 5 dicembre 1891 a Molfetta, al momento della sua dipartita era in forza al 231 Reggimento Fanteria che con il gemello (232) formava la Brigata Avellino.

Il decesso a seguito delle ferite riportate in combattimento nonostante le molteplici cure ed attenzioni da parte del Magg. Medico Annibale GHEDINI coadiuvato dal dott. Giuseppe GHERARDO FORNIE' è avvenuto il 6 novembre 1918 presso l'Ambulanza chirurgica d'Armata n.6 stanziata a Gaggio (Marcon).

La mattinata inizia bene, ecco che una gran bella Croce ai benemerenti per il Giubileo del 1950 di 2 classe con sua scatola originale entra nelle mie tasche unitamente ad altre medaglie "papali", gira e rigira vedo un attestato "coniato nel bronzo nemico" incorniciato, chiedo il costo, 5 euro, ne possiedo moltissimi, ma era un'offesa al decorato lasciarlo e da subito finisce nel bagagliaio.

Naturalmente non sono il solo a caccia di cimeli, vedo alcuni amici e un "rompi maroni" che subito cerco di evitare, cosa semplice a dire ma ben più difficile da farsi infatti come mi scorge mi si attacca come una sanguisuga, inizia a raccontarmi dei suoi ritrovamenti, del favoloso materiale che ha recuperato, insomma trova tutto lui, ad un certo punto gli chiedo se posso vedere tutto questo materiale e la scusa è sempre la stessa, lo sto ancora catalogando, peccato che lo ripete a tutti da circa 20 anni, infatti abbiamo la convinzione che sia un grande bolla di sapone.

Ecco odo una persona che mi chiama, mi giro è un vecchio conoscente, dopo i preamboli mi rifila una scatola di corrispondenza del periodo, è materiale che non mi interessa e faccio buon viso a cattivo gioco.

La mattinata scorre tranquilla, con il passare degli anni si fa anche una certa conoscenza con i venditori i quali ben sanno quali sono i desideri dei possibili clienti e uno di questi mi chiama e mi mostra del materiale fra cui noto la presenza di medaglie, bottoni e non di meno fregi da berretto dei RR CC.

Belli, ed ancora belli, una velocissima transazione, non chiedo neanche lo sconto e scappo via con il mio bottino in direzione dell'autovettura a distanza noto una bancherella dove sono presenti molte persone, mi fermo e vedo sul tavolo numerosi potenziali clienti.

Mi fermo ed osservo, il venditore ha sul banco diversi libri fra cui quelli scritti da Giorgio EVANGELISTI, riesco ad acquistare - Un'aquila nel cielo - Uomini e macchine nei cieli - L'ultima V Rossa", gli altri mi sfuggono, pago il dovuto e chiedo che possiede altro materiale, si tante fotografie della grande guerra, le posso vedere certo eccole, noto la presenza di alpini, artiglieria, medici, tanta fanteria, chiedo il costo e ne divento il nuovo proprietario con la mancata gioia di altri possibili acquirenti.

Sono a casa sul divano con una marea di fotografie, le guardo alcune sono veramente interessanti, però c'è sempre un però la mia attenzione viene da subito focalizzata sulla sottostante immagine

ed è questo il motivo che ho aperto questo post.

Adesso sta a noi implementare la discussione perché Michele ha partecipato in prima persona ad importanti fatti storici.

A voi la parola........, o per meglio dire la scrittura.

Ormai è una consuetudine radicata negli anni, nelle giornate festive mi sveglio alle prime ore dell'alba per prima cosa osservo il cielo è stellato, si parte ma sono indeciso su dove andare, purtroppo ce ne sono cinque nel raggio di circa 100 chilometri.

Un paio sono ruspanti, per strada noto i primi commercianti con le autovetture stracariche, piano piano li sorpasso alla ricerca dei pochi parcheggi, arrivo sul posto e vedo un sacco di segnali di divieto di sosta.

Azz..., doppio azz.., perché c'è il divieto di sosta? scendo ed osservo l'Ordinanza - svelato l'arcano - manifestazione con la presenza dei carri mascherati, male molto male dopo alcuni giri a vuoto noto uno spazio libero e finalmente riesco a posteggiare, arrivo, la piazza è riservata alla manifestazione un paio di cartelli ed eccomi lungo una via periferica luogo dove i vari commercianti stanno esponendo la loro mercanzia.

Osservo la gente e mi rendo conto che questo mondo sta cambiando molto velocemente infatti noto che la gran parte dei venditori sono di sesso femminile, ecco che espongono vasi, vasetti, ceramiche, pentole e vestiti, chiedo se hanno delle medaglie, una mi risponde quasi schifata "sono contro la violenza e la guerra", d'istinto facciamo l'amore non la guerra, ma lo facciamo per davvero - ho già messo i fiori nei nostri cannoni, una risata e via.

Allora visto che le leggi con piacere le mie storie, ne posterò altre, alcune veramente interessanti, sempre sotto il profilo storico.

Allora ho fatto Bingo, il distintivo è in lamiera d'ottone stampato.


Ogni tanto ci vuole una buona notizia.

Ecco la medaglia - conferita al caporale maggiore paracadutista Eugenio GOMISCEK


Lo stesso era in forza al 1° Squadrone Paracadutisti NEMBO
"Paracadutista lanciato in territorio fortemente presidiato dal nemico, infermiere al seguito della sua pattuglia, si prodigava con indomito coraggio allo scopi di impedire che due compagni feriti fossero catturati dal nemico, portandoli in salvo. riunitosi agli altri compagni di pattuglia, attaccava un ponte presidiato dai tedeschi, impedendone la distruzione".
Sud Ferrara 20/21 aprile 1945

Ritengo giusto ricordare anche i sui colleghi in forza al plotone D ovvero:
Sottotenente SERRA Francesco
Sergente GIOVANANGELI Tonino
Sergente CHIODINI Tito
Caporale Maggiore BIANCHINI Giovanni
Caporale Maggiore ZARATTI Giuseppe
Paracadutista PAGLIARUSCO Luigi
Paracadutista CARNEVALI Mario
Paracadutista BIONDOLILLO Ugo

Continuo l'integrazione con la sorella ovvero la n.82.



La bomba a mano n.82 viene identificata come bomba Gammon, di fabbricazione inglese, venne utilizzata durante la Seconda guerra mondiale, specialmente contro i carri tedeschi dimostrandone grande efficacia, nonostante le sue dimensioni molto ridotte.

Mostra la caratteristica che poteva essere riempita di una quantità variabile di svariati tipi di esplosivo, minimo per la fanteria o fino a 900 g contro i carri armati.

P.S. per evitare spiacevoli equivoci tengo a precisare che tutti gli oggetti (simulacri) che posterò sono ispezionabili - inerti nonchè certificati da personale specializzato (C.F.F.E.).

Grazie per la risposta,
in fin dei conti un Forum è condivisione di immagini, storie e quant'altro, da parte mia ho sempre ritenuto utile trasmettere i ricordi e non di meno le piccole emozioni che ho percepito al momento di diventare il nuovo proprietario di un ciondolo appeso ad un nastro azzurro.

Ricordo con un pò di nostalgia le chiacchierata al bar dove i vari reduci parlavano fra loro delle loro azioni e mi ricordo una frase "bocia la guera vardala sempre sui giornalin parchè i te copa davero e non per scherso, di eroi ne ho visti pochì e ancora de meno le medaie, vai a ciorme le spagnolete e un goto de vin nero - movete" (ragazzo, la guerra guardala sempre sui fumetti perché ti uccidono davvero e non per scherzo, di eroi ne ho visti pochi e ancora di meno le medaglie, vai a prendermi le sigarette e un bicchiere di vino rosso - muoviti.

Ho un rammarico che con il passare degli anni potevo fare delle interviste cosa che non ho fatto e mi dispiace tanto, ma cosa rimane di queste persone? POCO, veramente poco, le uniformi sono già state utilizzate e finite in discarica così come il materiale cartaceo, si salvano ancora le medaglie........

Scusate.

Grazie per il post, effettivamente sono andato un pò fuori tema però, ho una semplice scusante - tutte le scarne notizie si possono tranquillamente trovare in rete un clik e via' nonostante le 731 visite non vedo una grande partecipazione degli utenti, pazienza ne farò una ragione.

Di riflesso, ma vale la pena postare qualcosa?

Visto che ti è piaciuta posto anche la sorella ovvero la modello 77.



Si tratta di una bomba a mano composta da un piccolo contenitore in lamiera però caricata con ben 224 grammi di fosforo bianco, con attivazione all'impatto.

Entrò in servizio nell'anno 1943 - presenta la particolarità della carica che reagisce immediatamente a contatto con l'aria, emettendo una grande quantità di fumo bianco, il suo utilizzo era quindi dedicato a segnalare una posizione o a nascondere l'azione all'avversario.

Si tratta di un ordigno a mano poco amato dagli operatori in quanto durante il suo utilizzo si sono verificati molti incidenti che li hanno visti come parti in causa, gli inglesi ben consapevoli del difetto la radiavano nell'anno 1948 anche se poi i canadesi ne hanno modificato il contenitore metallico con uno ben più consistente.

P.S. per evitare spiacevoli equivoci tengo a precisare che tutti gli oggetti (simulacri) che posterò sono ispezionabili - inerti nonchè certificati da personale specializzato (C.F.F.E.).

Di sicuro avevano 4 bombe a mano

Inizio con la n.69


Di fatto è una bomba a mano a percussione con un corpo esterno rigido in bachelite, introdotta in Gran Bretagna nel mese dicembre 1940 e rimasta in servizio fino al 1946.

E' stata prodotta in varianti ed era caricata:

Granate con anelli di riempimento rossi o "X" rosse dipinte su una banda verde caricata con Amatol.

Stampo in bianco su di una fascia verde caricata con Baratol "BAR";

Codice "LYD" stampato in bianco caricata con Lyddite.

P.S. per evitare spiacevoli equivoci tengo a precisare che tutti gli oggetti (simulacri) che posterò sono ispezionabili - inerti nonchè certificati da personale specializzato (C.F.F.E.).

Ma come erano armati i nostri paracadutisti?


a voi la risposta