sciabole preda bellica. Forse guardia Imperiale?

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view post Posted on 12/3/2022, 21:35
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Da molti anni ho in collezione queste tre lame tutte stessa provenienza. I fondo di un ufficiale che ha fatto la Campagna in AOI con il 63° fanteria, poi transitato nella GaF VI° Settore di Copertura e infine nella Divisione Bologna, 27° Fanteria.
Cade da eroe in Africa Settentrionale, a seguito di ferite da baionetta inglese, segno che il nemico l'ha visto davvero negli occhi e la guerra fatta sul serio.
Viste le lame che ha portato a casa dall'Etiopia pare che anche in quell'occasione non sia stato a guardare. Si tratta di tre lame interessanti. La spada diritta che credo si possa chiamare Sief è molto bella e presenta delle parti lavorate molto interessanti. Le altre due sono di foggia europea. Qualcuno mi ha detto che quella diritta potrebbe essere stata di un notabile mentre quella ricurva potrebbe essere stata di qualche capo Etiopico.
credo che sulla sciabola ricurva si siano delle iscrizioni in amarico. Domani controllo e fotografo.

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view post Posted on 13/3/2022, 12:29
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Sono pezzi molto, molto belli e interessanti (almeno per me!!!) ... quella curva è della cavalleria della Guardia Imperiale, ma per avere una idea più precisa occorrono delle foto dei "marchi" o di qualche "scritta" sulle lame.
Ancora complimenti!
 
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view post Posted on 13/3/2022, 16:46
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Molto bello il seif!
 
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view post Posted on 14/3/2022, 19:53
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Molto belle.
In particolare, per me, la prima con testa di leone che ho sempre avuto difficoltà a inquadrare per le diverse descrizioni.
In alcuni casi, infatti, la vedo descritta come: sciabola della Guardia Imperiale.
In altri casi, la vedo descritta come: sciabola della cavalleria etiope.
Ora forse Wiezel ha risolto l'arcano accoppiando entrambe le descrizioni: sciabola della cavalleria della Guardia Imperiale. :D
 
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view post Posted on 14/3/2022, 20:39
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La sciabola a lama dritta e' un modello francese da ufficiale di fanteria detto M1882, di stretta ordinanza con una campanella al fodero.
Purtroppo ha un ramo della guardia rotto e mancante.

Delle altre so poco, allego qualche foto prese da un catalogo del 1988 a cura di Enrico Arrigoni, edito dal comune di Milano

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view post Posted on 14/3/2022, 23:18
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Grazie per il tuo intervento.
Stranamente nel catalogo, non la n. 81, la n. 84 tipo Guradé viene definita spada per la Guardia Imperiale

I dubbi, per me, si infittiscono
 
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view post Posted on 15/3/2022, 16:22
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La prima sciabola è una gurade da ufficiale della cavalleria della Guardia Imperiale; la seconda è una sciabola (di modello francese?) prescritta nel regolamento 1934 (1941) per l'uniforme degli ufficiali delle varie armi; la terza è un bel seif personale, di qualche personaggio, ma non "militare", oppure precedente al rimodernamento dell'Esercito Ethiope voluto da Haile Selassie (potrebbe risalire persino ad Adwa e oltre, ma ...).
La 82 (s131) è da truppa della cavalleria della G.I.
la 86 (s160) è una kaskara sudanese e i marchi sulla lama (due mezze lune) dicono che è stata fatta da un blacksmith locale, ma sono comuni anche lame risalenti alle Crociate, europee.
So di essere noioso, ma mi piacerebbe avere delle foto di eventuali marchi o scritte sulle lame.
Grazie e ancora complimenti.
 
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view post Posted on 20/3/2022, 18:29
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Wiezel avendo letto la tua disamina su queste lame abissine, che ho molto apprezzato, mi resta un dubbio e spero che tu possa aiutarmi a dirimerlo.
Per quanto riguarda il seif, hai detto che è del tipo " non militare". Posso chiederti gentilmente da cosa lo si capisce? Ti ringrazio
 
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view post Posted on 24/3/2022, 10:44
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Carissimo Ariel71, hai colto nel segno e cercherò di spiegarmi.
Innanzitutto conosco un solo Regolamento per l'Uniforme Imperiale fino a quando (non) vennero date le disposizioni per il Reggimento Kagnew che partecipò con onore alla Guerra di Korea, con equipaggiamento (inglese) americano, ma qui si dovrebbe chiedere (e chiederò) all'amico che sta illustrando magnificamente quel momento storico.
Intanto faccio la prima correzione a quanto ho scritto: la figura 82 (s131) non è di una sciabola da truppa, ma da ufficiale e personalizzata con una lama tedesca e probabilmente impugnatura e scabbard di fattura locale (il marchio GG sopra il termometro è il marchio tedesco della German maker FW Holler di Solingen), ma il problema sta nel fatto che il regolamento è post-bellico (1941) e che l'arma bianca è sempre stata un qualcosa di personale.
E qui siamo al punto: intendo per militare un arma da regolamento e distribuita in serie dalla competente autorità ... cosa che non accadeva in Ethiopia, per cui armi bianche e naft (fucile, la pistola non era di uso comune) erano sempre-spesso personali, soprattutto per gli ufficiali (termine improprio almeno fino agli anni '30, quando Haile Selassie iniziò la modernizzazione-europeizzazione dell'Esercito), per cui anche le armi usate in combattimento (ne seppero qualcosa gli Italiani ad Adwa e anche in seguito!) facevano praticamente parte dello status del possessore.
Senza un'arma nessuno era un uomo.
Spero di aver ... creato qualche nuovo dubbio, ma, nel "mio" paese, storia e leggenda sono inscindibili.
Ciao, Wiezel.
 
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view post Posted on 24/3/2022, 14:18
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Wiezel grazie tantissimo per la risposta.
Allora.
Come hai immaginato tu stesso, non hai fatto altro che crearmi un altro dubbio :D ...o, per meglio dire, non lo hai ancora dissolto.
Ci provo io sperando che tu possa integrare questa mia supposizione.
Da quel che ho potuto constatare, generalmente, il sief con lama diritta l'ho sempre visto accostare a dignitari, civili, esponenti di qualche villaggio o tribù locale. Il più delle volte, infatti, queste armi presentavano delle lame di altissima qualità, molto raffinate, recanti spesso incisioni o frasi in amarico - a volte anche rimesse in oro.
Invece, quelli con lama curva (Guradé) li ho sempre visti accostati a guerrieri o capi tribù che in quel momento rivestivano anche un ruolo militare. Queste lame curve difficilmente le ho riscontrate con decori o altro ma sempre ben affilate. Da qui la mia idea che fossero per uso militare.
Spero di aver offerto un altro spunto di riflessione. :B):

Edited by Ariel71 - 24/3/2022, 14:56
 
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view post Posted on 24/3/2022, 16:32
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nel 2007, purtroppo le foto sono sparite, in un momento di passione per le lame coloniali, avevo tentato con l'aiuto di Ghebret e c'era, a memoria, in qualche topic anche Parducci un glossario "working in progress" delle lame coloniali: appunto seif, guradè, shotel (i falcioni i miei preferiti) i billao (anche questi mi piacciono molto) i castrini etc etc.... eccoli! 15 anni fa.... siam vecchi

https://miles.forumcommunity.net/?t=9341881

https://miles.forumcommunity.net/?t=9354846
 
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view post Posted on 24/3/2022, 19:08
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Ispirato da questo topic e con la premessa che di lame ed ordinanze etiopiche non so nulla di mio, sto navigando in internet (principalmente) per cercare di inquadrare i periodi d’uso (ed anno di adozione) delle sciabole di “derivazione europea” in Etiopia.

Non facile perché la stragrande maggioranza delle sciabole etiopiche di tipo/modello europeo visibili in internet vengono generalmente classificate da Guardia Imperiale, cosa che non può sempre essere, a meno che la Guardia Imperiale avesse più tipologie a seconda del grado, specialità e che queste cambiassero (spesso) con il tempo.

Ma a me risulta che la Guardia Imperiale ha avuto un’esistenza relativamente breve, da qui le mie domande.

In che anno è stata costituita la Guardia Imperiale ? Ho trovato il 1917, giusto, sbagliato ?

La Guardia Imperiale ebbe una ristrutturazione importante nel 1928, guidata da consiglieri militari del Belgio; giusto, sbagliato ?

Prima della ristrutturazione la Guardia Imperiale non aveva cavalleria, solo fanteria: giusto, sbagliato ?

Dal 1917 al 1928 era conosciuta come MEHAL SEFARI; dal 1928 in poi invece venne chiamata KEBUR ZABAGNA, giusto, sbagliato ?

In rete si trovano foto di parecchi esemplari del “modello con la testa di leone (del tipo 81-S132 a cui sopra) che risalgono sicuramente al cavallo del secolo se non addirittura prima, perciò se la Guardia Imperiale in quel periodo non esisteva ancora, non possono essere da Guardia Imperiale. Sono molto confuso, dove sbaglio ?

Allego alcune foto (prese in rete) di ufficiali (?) della Guardia Imperiale – Kebur Zabagna, metà anni trenta. Le sciabole che si vedono nelle foto sono di un modello della quale non ho trovato esemplari in internet, deduco sia adottata con la ristrutturazione “belga” del 1928, giusto, sbagliato ?

Un grazie sincero in anticipo a chi a potesse fare un po’ di luce…

Aggiungo il link ad una discussione qui su Miles dove si vedono ancora le belle foto.

https://miles.forumcommunity.net/?t=61484552

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Guardia_Imperiale_4
 
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view post Posted on 24/3/2022, 20:23
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Accidenti ... la faccenda si fa seria, ma è difficile rispondere senza entrare nella mentalità di quel mondo fantastico.
Domanda: la katana è un'arma militare o piuttosto l'anima e il simbolo del samurai?
Poi la katana, almeno durante il secondo conflitto, quando diventa parte dell'uniforme dell'ufficiale giapponese e non più "proprietà privata", per me solo allora diventa un'arma militare (o regolamentare).
Forse mi sbaglio, ma ogni "pezzo di ferro" può diventare un'arma, anche il coltello da cucina (sorvoliamo sulle disposizioni di legge circa "quante dita"), ma un arma "militare" deve prevedere di essere fatta con quello scopo preciso.
Lo shotel, la lama curva a due tagli nasce come attrezzo da lavoro, per raccogliere il teff nei campi, ma allo stesso tempo per la caccia e, quando suona il negarit, anche per la guerra.
Diventerebbe lungo parlare della chiamata alle armi, ma la scorta dello Shum, del Ras o del Negus, trattandosi di signori presumibilmente con una certa disponibilità, in quanto permanente, per una questione di prestigio veniva attrezzata dallo stesso signore con shotel (poi evoluto nel gurade ad un taglio e più pesante sulla scorta dello shamshir islamico) di fattura più raffinata, elegante e soprattutto funzionale: era nata l'arma, fatta col duplice scopo di uccidere e di dare prestigio al possessore.
Evidentemente chi stava più in alto aveva l'arma più bella con incisioni in argento e oro e la Wilkinson inglese nella prima metà del secolo scorso aveva un bellissimo catalogo di lame appositamente lavorate e incise per l'Etiopia, ma anche i Tedeschi di Solingen, i Francesi e persino una ditta italiana (notizia di Roano Azzi); la faccenda mutò radicalmente con l'incoronazione di Haile Selassie, che aveva viaggiato in Europa e voleva un esercito "moderno", per cui prima si rivolse ai Giapponesi, poi ai Belgi e agli Svedesi e a Holeta inaugurò la prima scuola militare, ma in quei pochi anni i mutamenti si sovrapposero ma non sostituirono la tradizione.
I sei battaglioni della Guardia Imperiale, al diretto comando dell'Imperatore, ebbero tutte le specialità, sempre a piedi nudi, ma con equipaggiamento europeo e quindi anche sciabole: a lama dritta per le armi a piedi e curva per la cavalleria, e l'Imperatore volle che gli "ufficiali", anche per l'Esercito, venissero dalla scuola e non ... per censo.
Resta il fatto che i "capi", anche nel teatro di Guerra continuarono a portarsi dietro gurade e seif personali di alta fattura, insieme allo champagne e al lemb, come si vede sulla Domenica di Beltrame circa la razzia italiana nella caverna di Ras Mulugeta sull'Amba Aradam.
 
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view post Posted on 25/3/2022, 20:26
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Che bella discussione.
Credo che siamo solo all'inizio. L'argomento è vasto e affascinante.
Poi, magari, ci cimenteremo anche nel decifrare le iscrizioni sulle lame.

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view post Posted on 27/3/2022, 11:42
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Caro Ariel71, per quanto riguarda le incisioni non c'è nulla da interpretare, ma solo da leggere in quanto si tratta di un alfabeto di uso corrente in un paese di 100 milioni di abitanti (e tanti anche in casa nostra, ma molti più quelli che arriveranno per la guerra in corso). Della foto inviata (purtroppo in gergo sparata), credo di poter dire che l'incisione sembra ad acido e la mancanza di eleganza nei caratteri mi suggerisce un lavoro europeo piuttosto dozzinale, ma potrei sbagliarmi.
I dati più importanti si trovano all'innesto della lama nell'impugnatura ...
Ho scritto circa 2000 pagine (testo e illustrazioni), in pessimo inglese (secondo mio figlio!!) per lo Stato Maggiore sulla loro storia e sto lavorando al quinto volume; è davvero un mondo affascinante, soprattutto perché 20 anni di comunismo (russo-sovietico) hanno insistentemente cercato di cancellare una storia millenaria.
 
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54 replies since 12/3/2022, 21:35   2588 views
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