Posts written by kaballus

E' molto bello da parte tua inviare una segnalazione che può essere utile a tutti gli utenti di Miles. Grazie.

L'infame divieto non è mai stato Legge, perchè la 110 prevedeva unicamente il divieto di detenere il munizionamento per le armi in collezione. Successivamente qualche bello spirito al Ministero dell'Interno aveva dato disposizione alle Questure, nella concessione delle licenze, di vietare di portar fuori le armi dal luogo ove sono custodite, limitazione possibile in quanto il TULP prevede che in situazioni particolari l'Autorità di PS nel concedere autorizzazioni possa imporre limitazioni. Così siamo andati avanti per decenni con una limitazione che aveva costretto ad inventare la categoria delle armi sportive! Negli ultimi anni un po' alla volta tutte (credo) le questure hanno smesso di imporre questa limitazione, di solito in occasione del nuovo rilascio di una licenza, nella quale lo sciocco e vessatorio non compare più. Pertanto è perfettamente lecito portare un'arma a riparare (ovviamente se muniti di una qualsiasi licenza di Porto o Trasporto) o andare a sparare al Tiro a Segno acquistando le munizioni sul posto ricaricandole o acquistandole la sera prima in un? Armeria.

Anzitutto mi scuso con te per avere aspettato tanto a rispondere, ma posso dare solo una risposta molto generica, perchè non ho particolarmente approfondito l'argomento. In sintesi posso solo dire che grosso modo le simpatie per l'Italia erano abbastanza limitate alla parte più meridionale del Trentino in particolare tra le classi operaie che vedevano di buon occhio i movimenti di sinistra attivi in Italia, mentre il Clero era decisamente schierato coi cattolicissimi Asburgo. Per quanto riguarda gli Standschuetzen ti consiglio "La Guerre in montagna", di Fritz Weber.

Al primo anno di Accademia Militare a Modena a noi allievi erano stati distribuiti i gambali da truppa: la misura era adatta più a una nano che al mio 1,87 e proprio non li potevo indossare. Mi erano stati fatti adattare dal calzolaio dell'Accademia, ma ci sarebbe voluto padre Pio! Per fortuna il secondo anno ero stato inserito nella Ripresa speciale di Equitazione, così noi della Ripresa eravamo stati autorizzati a farci fare, a nostre spese, dei begli stivali su misura da Ufficiale.

Non so indicare un riferimento preciso rispetto questa discussione; sono anni che nei volumi degli Annali vengono sviscerate le problematiche delle popolazioni trentine, civili e militari, nelle due guerre mondiali, quindi segnalavo gli articoli in generale a chi fosse interessato all'argomento, negli aspetti umani, bellici, economici e politici.

Mi permetto di intervenire nella discussione per consigliare, a chi volesse approfondire l'argomento, la lettura degli Annali del Museo della guerra di Rovereto, preziosa e corposa pubblicazione annuale omaggiata ai Soci ed, inoltre, in vendita presso la biglietteria del Museo. Io sono socio, come penso che lo siano alcuni degli intervenuti alla discussione.

Vorrei puntualizzare un'altra osservazione: si sente spesso dire che se un solo tiratore avesse ucciso Kennedy avrebbe sparato tre colpi in sei secondi, cioè due secondi per caricare e sparare ciascun colpo. In realtà la conta dei sei secondi parte dalla registrazione sonora del primo colpo, quindi il tiratore ha avuto sei secondi per sparare gli altri due colpi, cioè tre secondi per colpo.

Ho letto con molto interesse tutti gli interventi degli amici di Miles sul caso Kennedy. Vorrei solo puntualizzare che io non ho mai espresso opinioni su come si siano svolti i fatti: volevo solo confutare l'atteggiamento spregiativo che molti hanno nei confronti dell'arma omicida o ritenuta tale e che io giudico perfettamente in grado, dal punto di vista tecnico, di compiere il lavoro, non se lo fosse in grado Oswald. L'unico difetto del 91/38 era di avere la tacca di mira fissa, ma l'esemplare impiegato era munito di ottica a quattro ingrandimenti. Era un cannocchiale giapponese da poso prezzo? Le condizioni di luce erano eccellenti, l'arma non richiedeva caratteristiche di robustezza di tipo militare per resistere sul campo di battaglia e la distanza alla quale doveva essere impiegato era veramente modesta. Anni fa ero rimasto veramente disturbato da una trasmissione in cui il pur bravo Corrado Augias per sostenere la tesi del complotto aveva fatto esibire un fucile 91/38, apparentemente in cattivo stato, da u "esperto" che aveva parlato abbastanza male dell'arma, cosa giustificabile se la sua conoscenza si limitava al solo esemplare nelle sue mani. Che poi dovesse essere un rottame non è vero, perchè l'Italia in quell'epoca aveva venduto notevoli quantitativi di armi eccellenti di Arsenale, sotto la qualifica di "rottami" per superare i problemi legislativi e burocratici, essendo i Novantuno considerati "armi da guerra". Ovviamente sarei anch'io curioso di sapere come siano andati i fatti, ma non intendo discutere su fatti sui quali non ho elementi per esprimere un giudizio. L'unica cosa di cui mi sento abbastanza sicuro è che Oswald in ogni caso in qualche misura sia stato coinvolto, altrimenti perchè avrebbe ucciso un poliziotto che aveva cercato di fermarlo mentre si allontanava da dove aveva lasciato l'arma?

Che delusione, per quanto attiene al bel fuciletto.... pochi secondi. Buona notte.

Tra due ore vedrò il programma, quindi vado a memoria: il fucile presentato era un " fucile 91/38", come quello usato per uccidere Kennedy, ben diverso dal fucile 91/41, con il quale è impossibile confonderlo. Si tratta di un'arma magnifica (io ne ho uno in condizioni "pari al nuovo, e non capisco perchè sia da considerare una colpa averne presentato uno in condizioni ottime (nella fugace apparizione ho avuto l'impressione che il calcio fosse stato lucidato). L'unico difetto - grosso- era la tacca di mira fissa, cosa che aveva creato non pochi problemi ai tiratori finlandesi durante la loro guerra di resistenza all'URSS, ma a quello usato per uccidere Kennedy era stato applicato un cannocchiale giapponese. Ricordo invece, qualche anno fa , che in una trasmissione analoga tesa a contestare la versione ufficiale dei fatti, per meglio convincere il pubblico che il fucile era un catorcio ne era stato presentato un esemplare in cattive condizioni. Ci rivediamo dopo la trasmissione alla quale assisterò unito spiritualmente agli altri affiliati al nostro Forum.

Ciao Artu44, ti ringrazio moltissimo dei preziosi consigli; in particolare quelli relativi alle polveri; penso quindi di non utilizzare polveri da canna liscia perchè voglio evitare di rovinare i preziosi bossoli allargando il foro di vampa. Il discorso sulle polveri vivaci per carabina vale anche per quelle da pistola?

Per fortuna ho anche materiale sovietico: spero che almeno quello, che credo sia nelle simpatie dell'onorevole Fiano, non mi venga requisito. Per quanto attiene ai gadgets inneggianti a Mussolini faccio fatica a capire come la Repubblica Italiana possa essere messa in pericolo dalle bottiglie di vino con l'effigie del "DUCE", un personaggio che, mentre migliaia di Italiani morivano per lui, scappava in Svizzera travestito da soldato tedesco! Poteri capire il divieto di certa paccottiglia per una questione di buongusto, ma vietare il collezionismo storico mi sembra proprio miserabile. Ma tant'è, ci sono partiti che trovano nell'Antifascismo la loro ragione di esistere-

Personalmente ritengo opportuno utilizzare uno pseudonimo perchè chiunque può accedere al nostro Forum, pertanto, considerando l'impunità di cui godono ladri e rapinatori, e la loro conseguente diffusione, non mi pare il caso di fornire a costoro nominativi dai quali si può risalire a indirizzi dove andare a colpo sicuro. Altrimenti sarei ben felice di avere maggiori possibilità di relazionarmi fisicamente con altri appassionati.

Grazie della preziosa informazione

Concordo, è un modo stimolante per imparare sempre qualcosa di più